PIAZZA ARMERINA. Sindaco e assessori si tagliano del 20 per cento lo stipendio da amministratori per creare un fondo di solidarietà sociale per famiglie bisognose. A deciderlo Sala delle Luci con una delibera della giunta. A conti fatti si tratta di piccole somme, nel totale circa 1.442 euro di risparmi mensili, quindi 17.304 euro l'anno, che finiranno nel fondo e saranno destinati a chi è in difficoltà economica. Ma si tratta di un segnale lanciato sul fronte dei tagli alla politica. Vediamo in concreto cosa vorrà dire questo cambiamento per le tasche del primo cittadino e dei componenti della giunta. Il sindaco Filippo Miroddi, essendo un lavoratore dipendente non collocato in aspettativa, percepisce un'indennità mensile lorda come primo cittadino di 1.897 euro. La decurtazione del 20 per cento che confluirà nel fondo sarà pari a 379 euro, mentre la trattenuta Irpef prevista al mese è di 652 euro, per cui l'indennità netta mensile per il sindaco sarà di 865 euro. Per il vicesindaco Giuseppe Mattia, anche lui come lavoratore dipendente non collocato in aspettativa, l'indennità mensile lorda è di 1.043 euro. A questa somma vanno tolti la decurtazione del 20 per cento appena istituita pari a 208 euro e la trattenuta Irpef di 359 euro, per cui l'indennità mensile finale netta è di 476 euro. L'assessore Alessia Di Giorgio, libero professionista, percepisce una indennità lorda mensile di 1.708 euro, cui va sottratta la decurtazione del 20 per cento di 341 euro e la trattenuta Irpef di 519 euro, per un totale netto mensile di 847 euro, mentre cifra mensile non troppo diversa è quella percepita al netto dall'assessore Pippo Oliveri, anche lui libero professionista, 806 euro al mese, tolti i 341 euro di decurtazione al 20 per cento e i 560 euro di trattenute Irpef. Infine per l'assessore Giancarlo Giordani, l'amministratore meno pagato, lavoratore dipendente non collocato in aspettativa, 854 euro di indennità lorda al mese, cui sottrarre 170 euro di decurtazione al 20 per cento e 259 euro di trattenuta Irpef, per un totale netto mensile di 423 euro al mese. Il sindaco Miroddi ha precisato in più sedi come in realtà la decurtazione fosse già presente anche prima, fin dall'inizio del mandato, con alcune somme tagliate agli stipendi di tutti gli amministratori proprio per destinare alcuni soldi a persone indigenti. Adesso dal primo gennaio il taglio del 20 per cento delle indennità è diventato ufficiale e dovrebbe essere ripetuto fino alla fine della legislatura. Nessun taglio, invece, almeno per ora, da parte dei consiglieri comunali che a più riprese avevano annunciato ulteriori riduzioni dei gettoni di presenza.