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Crisafulli, il «barone rosso» costretto in pista

Lo sfidante Dipietro: «Chiederò sia a Girasole che a Solfato di fare quest'alleanza per proporci uniti»

ENNA. Ballottaggio o resa dei conti? Non è un mistero che le tre candidature di Maurizio Dipietro, Angelo Girasole e Davide Solfato, chi per un verso chi per un altro, hanno avuto una targa dichiaratamente anticrisafulliana. E il primo obiettivo l'hanno centrato, è ballottaggio. Il "Barone rosso" al secolo Vladimiro Crisafulli questa volta è rimasto davvero lontano dalla vittoria. Gli sono mancati dieci punti in percentuale. Si è fermato, infatti, al 40,95 per cento mettendo in saccoccia 5.986 preferenze.

«Tutta colpa - dice il leader piddino - di un sistema elettorale che la gente ancora non ha metabolizzato appieno». Sarà verò ma anche gli altri candidati si sono confrontati con lo stesso problema? «Si ma io ho avuto un danno di almeno 2 mila voti». Adesso però è ballottaggio? «Sono ottimista. Non credo di aver problema, dopotutto il mio vantaggio è davvero considerevole». Sfiora i 2.500 voti. Il suo avversario, Dipietro, punterà sugli apparentamenti: «Non credo che gli sarà possibile. Il M5S per sua natura non si apparenta con nessuno e non credo proprio che questo passo lo farà L'Altra città di Girasole».

 

 

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