ENNA. Martedì scorso i dipendenti della ex Provincia, precari e di ruolo, hanno sfilato per Palermo contro il blocco della riforma impantanata nelle sabbie mobili della Regione che mette in crisi posti di lavoro e servizi per il territorio. L’Ars la deve approvare. Questa è l’unica soluzione ipotizzabile ne è convinto anche Massimo Greco, ultimo presidente del consiglio provinciale ed uno dei 15 saggi che la Regione chiamò per disegnare la riforma. Un lavoro che valse a poco considerati i risultati negativi. «Se la Regione non trova un accordo con lo Stato, la riforma delle Province è destinata al fallimento». È un giudizio drastico quello di Greco ma che lo ripete ormai da anni. «I drammi delle piccole amministrazioni, quale Enna, ne sono la triste conferma». Per uscire dal pantano il legislatore siciliano deve modificare il tiro: «Nel disegno non vi è il progressivo depotenziamento dell’ente intermedio ma al contrario il potenziamento». Mentre la legge Delrio si muove su percorsi opposti. «L’Ars deve tenere conto dei principi della riforma economico e sociale delle leggi statali». E
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