
PALERMO. «Promettiamo battaglia» dicono la senatrice Nunzia Catalfo, e i deputati alla Camera e all'Ars Giulia Grillo e Giancarlo Cancelleri, quest'ultimo presidente della sottocommissione Miniere al parlamento regionale, sull'ipotesi che una ex miniera di salgemma dell'Ennese diventi deposito nazionale per i rifiuti radioattivi.
«Il M5S - affermano Catalfo e Grillo - non ci sta a fare diventare la Sicilia la pattumiera d'Italia». «Il nostro territorio - conclude Cancelleri - non può e non deve diventare un luogo in cui piangere morti per patologie derivanti da rifiuti radioattivi; e chiunque agevolerà tale scelta avrà sulla coscienza i cittadini».
Intervengono anche dal Movimento 5 Stelle di Enna: «Non bastava Pasquasia, che contiene la più grossa quantità di amianto (oltre venti milioni di chili); e pur essendo stata esclusa la presenza nel sito di scorie radioattive, continuano ad incrementare i dati relativi alle malattie tumorali registrati nell'Ennese. E a causa delle varie vicissitudini giudiziarie, si aspetta ancora la bonifica e messa in sicurezza del sito, nonostante i finanziamenti già stanziati dal governo nazionale e regionale. Non bastava la discarica di Cozzo Vuturo, che sta provocando un serio danno ambientale ai terreni limitrofi e alle falde acquifere, a causa della fuoriuscita di percolato dalle vasche. E anche qui, siamo ancora in attesa di una bonifica. Non bastavano le pale eoliche che invadono il nostro paesaggio, senza tener conto di alcun vincolo paesaggistico, archeologico...».
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