ENNA. Il Pd e per esso il presidente della terza commissione consiliare Stefania Marino ha presentato una mozione per ridurre i costi della politica. Primo step, la riduzione di 45 mila euro per la giunta comunale per arrivare al costo dell'ultima targata Garofalo, e poi di seguito un nuovo meno 30 per cento per l'esecutivo di Dipietro che a cascata si rifletterà su una flessione del tetto massimo raggiungibile per i consiglieri. La ciliegina la Marino la pone sul numero dei componenti della giunta: «Sei assessori sono troppi, riduciamoli a quattro». Una proposta che non è piaciuta per niente ai consiglieri che sostengono l'amministrazione: Patto per Enna, Pdr, Amare Enna ed Enna rinasce. Bocciano la proposta Marino con una lunghissima nota nella quale scrivono: «La sconfitta brucia ancora al Pd, in particolare a chi è rimasto fuori, e si dilettano a fornire numeri falsi e demagogici». Entrando nel corpo del documento sottolineano che «bisogna distinguere tra i costi della democrazia e gli sprechi della politica». E quindi via all'attacco: «Alla consigliera Marino sarà sfuggito che sindaco e giunta nell'atto dell'insediamento hanno ridotto le indennità».