ENNA. L'Atto aziendale dell'Asp ha acquisito venerdì mattina il parere della conferenza dei sindaci. Adesso il documento di programmazione sanitaria territoriale può andare a Palermo per essere analizzato e vistato dall'assessorato regionale alla Sanità e dalla competente commissione dell'Ars.
Il parere dei sindaci non è stato per niente positivo considerato che i primi cittadini di Leonforte e Piazza Armerina hanno fatto le barricate e si sono espressi in termini assolutamente negativi confortati dai colleghi di Assoro, Leonforte e dal rappresentante di Barrafranca. Un sì all'atto aziendale è arrivato dai comuni di Enna e Nicosia.
Ma è un via libera con tanti accorgimenti non a caso i due primi cittadini hanno sottolineato il visto positivo ma con prescrizioni che chi è deputato a gestire la sanità sul territorio non può fare ma meno di tenerle in considerazioni. «Di certo non è la panacea di tutti i mali – dice Maurizio Dipietro primo cittadino di Enna – è comunque un atto sicuramente migliorativo di quello precedente. Èun documento sul quale può cominciare a costruire l'assistenza sanitaria del territorio, ben sapendo che tutto è cambiato e che bisogna adeguare il servizio ai nuovi standard». Il Comune di Enna ha posto dei paletti ben precisi: «Sicuramente. Intanto l'ospedale Umberto I è un nosocomio di primo livello e come tale deve essere strutturato e accompagnato nella crescita. Vogliamo che anche gli altri ospedali della provincia possano costruire i percorsi ma tutti in sinergia per assicurare un servizio degno di questo nome alla popolazione». Purtroppo a prevalere è il gioco della coperta corta con i quattro ospedali che tirano sempre un po’ di più.
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