ENNA. Al Comune turbolenze che annunciano terremoti con il gruppone del Pd che vuole anticipare la fine dell'esperienza del sindaco Maurizio Dipietro. I 90 deputati di Sala d' Ercole hanno varato ad agosto una legge sugli enti locali allargando la decadenza dei consigli comunali ai sindaci: sciolto il consesso civico, il primo cittadino è a casa. La legge attende solo la pubblicazione in Gurs. Norme potenzialmente esplosive per Dipietro e i suoi considerato che sala d' Euno si appresta a discutere, bilancio di previsione 2016 e consuntivo 2015. Due atti che se bocciati portano allo scioglimento del consiglio e quindi alla decadenza del sindaco. In pentola pure la scadenza di giugno 2017 quando scatta la possibilità di presentare e votare la mozione di sfiducia. Con la nuova legge regionale è possibile sfiduciare il sindaco con il 60 per cento dei consiglieri. Ad Enna sono necessari 18 voti. Il Pd ne conta 15 ai quali dovrebbe aggiungere Cuci di Area popolare e Gloria di Sicilia democratica. Ma non bastano an cora e si renderebbe necessario almeno un altro consigliere per raggiungere lo scopo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI ENNA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE