ENNA. Non sono bastate quasi sette ore di dibattito consiliare a Sala d’Euno per far smuovere le acque della politica ennese impantanata in una crisi che vira verso la mozione di sfiducia. Mozione che non potrà essere attivata prima della prossima estate, ossia prima che maturino i due anni di amministrazione da parte del sindaco Dipietro.
A chiedergli di dimettersi, anticipando i tempi di una mozione che fra qualche mese sembra scontata, “per ridare la parola ai cittadini”, sono ormai la quasi totalità dei consiglieri, ossia 25 su 30. Accanto al sindaco, che continua ad affermare che non si dimetterà, ci sono solo Patto per Enna e Sicilia futura.
Intanto la priorità rimane l’approvazione, entro il 31 marzo, del Bilancio di previsione. Se il Comune di Enna rispetterà la data del 31 marzo potrà spendere 1,8 milioni di euro. Nonostante questa priorità ieri nella lunghissima seduta consiliare il dibattito politico è stato interamente incentrato sulla crisi politica.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia