LEONFORTE. È crisi politica dopo che 8 consiglieri su 20 hanno depositato la mozione di sfiducia al sindaco Francesco Sinatra. A sottoscriverla sono i 6 esponenti del Pd, che è anche il partito del sindaco e 2 della civica Progettare Futuro. I firmatari contestano ragioni di carattere politico, amministrativo e giuridico e invitano i consiglieri sostenerla magari integrandola nei contenuti «per porre la parola fine a questa disastrosa sindacatura», dicono.
Nella mozione viene affrontato il tema politico, ricordando che la giunta è stata eletta nel 2013 con la vecchia legge elettorale. Poi nel 2016 non sarebbe riuscito il tentativo del Pd e delle forze che sostenevano il sindaco di riunire «all’interno del partito tutte le forze democratiche leonfortesi» per «ridare un partito di riferimento robusto e forte alla città», perché il sindaco e gli assessori si sarebbero «arroccati nelle loro posizioni in maniera a volte anche arrogante, senza tener conto di un partito in cui erano appena tornati e che li aveva riaccolti, senza tener conto e senza coinvolgere il proprio gruppo consiliare divenuto maggioranza grazie al partito, senza scambi di interessi e leale fino in fondo e sminuendo in maniera poco democratica il ruolo dei consiglieri di opposizione».
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