ENNA. Rientrata l’autosospensione dei gruppi dirigenti del Partito democratico ennese che adesso, dopo tre anni di commissariamento, chiedono subito il congresso. Agli inizi di febbraio il gruppo consiliare, prima, e i direttivi, poi, dei due circoli cittadini del Pd decisero di autosospendersi fino alle consultazioni elettorali del 4 marzo scorso per protestare contro le modalità di scelta delle candidature a Camera e Senato. Autosospensione che è andata oltre le elezioni ed è proseguita fino al 19 marzo quando con una nota a firma del coordinatore cittadino del partito, Vittorio Di Gangi, la protesta è rientrata.
I motivi di dissenso nel partito ennese, nel tempo sono stati tanti, compresa l’elezione contentissima dai renziano dell’elezione di Di Gangi a coordinatore, ma a febbraio a determinare la scelta dell’autosospensione fu la contestazione delle modalità con cui erano state composte le liste con nominativi «calati dall’alto».
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