Anche i piccoli comuni che sono sul baratro del dissesto hanno diritto ad un aiuto, lo rivendica il sindaco Fabio Accardi che ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fabio Accardi che amministra Barrafranca, nell'ennese, e che dal suo insediamento nel 2016 combatte contro il dissesto, che ha trovato, ha preso la decisione in autonomia. "Il decreto salva Catania aiuta le città metropolitane di Catania, Messina, Roma e Torino - spiega Accardi - ma si dimentica che ci sono più di trenta Comuni siciliani che vivono una perenne agonia". Il sindaco sottolinea il fallimento dei comuni siciliani non è dovuto a spese ‘allegre', ma all'impossibilità di andare avanti per mancanza di soldi che mancano soprattutto per i tagli effettuati da Stato e Regione. "Devo registrare - scrive il sindaco barrese al presidente della Repubblica - l'assenza di misure in favore dei Comuni siciliani piccoli e medi (dai 3 mila ai 50 mila abitanti) in dissesto, attualmente una trentina, il cui numero è destinato a crescere, e che nel loro insieme rappresentano una popolazione pari ad una grande città. Ma ancor di più rappresentano il tessuto socio economico e culturale della Sicilia, la spina dorsale, l'anima vera di questa bellissima terra".