Sono cinque i candidati a sindaco ad Enna, per le comunali domani e lunedì, compreso l’uscente, Maurizio Dipietro. Dodici le liste di appoggio e 283 gli aspiranti alla carica di consigliere comunale per 24 seggi da assegnare. Il sindaco uscente, avvocato, 5 anni fa, con una lista civica, dopo essere uscito dal Pd, aveva vinto le amministrative in contrapposizione all’ex senatore ed esponente del Pd Mirello Crisafulli. Successivamente Dipietro aveva aderito alla corrente renziana dei dem. L’uscente è sostenuto da una coalizione di 5 liste civiche. Dario Cardaci, insegnante di lettere, ex esponente del centrodestra, che ha rivestito la carica di consigliere, corre con 4 liste tra cui il Pd, Giovani democratici, Udc e una lista civica. Cinzia Amato, consigliere comunale uscente, esponente del Movimento 5 stelle, è appoggiata dalla sola lista pentastellata. Giuseppe Savoca, consigliere uscente, esponente della Lega, si candida con il sostegno di una lista con il simbolo del partito di Salvini. Maurizio Bruno, dipendente della soprintendenza di Enna, di area cattolica, consigliere uscente, si presenta con una lista civica, Cives. Su 30 consiglieri uscenti, si ricandidano in 23. Tra i 7 che non sono in lista, 5 dei quali del Pd, il presidente uscente del consiglio comunale, il medico Ezio De Rose, che ha aderito a Italia Viva. E Enna continuano i veleni per una campagna elettorale all’ultima denuncia. In ballo c'è il governo della città. Su queste elezioni pendono due fascicoli, aperti dalla Procura di Enna, dopo le denunce del sindaco di Troina, Fabio Venezia e del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, su presunte irregolarità in due concorsi, uno al Comune di Enna e l’altro all’Asp. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno già sequestrato documenti negli uffici di Comune e Asp, mentre al Comune è arrivato un ispettore inviato dalla Regione. Così mentre i presidente dell’antimafia Claudio Fava, che ha parlato durante il comizio del Pd, fa una liasoin tra il sistema Enna e il sistema Montante, il sindaco Dipietro, in una conferenza stampa denuncia che in molte aziende, tra cui la ex Ato, o Acquaenna i dipendenti sono stati assunti senza concorso per chiamata diretta. "I figli dei poveri se ne vanno a Londra a lavare bicchieri mentre i figli di persone con due stipendi sono stati assunti senza concorso" ha detto Dipietro.