La maggioranza in Consiglio comunale boccia il bilancio di previsione proposto dalla giunta ed a Nissoria, in provincia di Enna, viene sciolto il consesso civico. Sarà sostituito da un commissario che dovrà governare la città assieme al sindaco Armando Glorioso. Al voto contrario hanno dato strategicamente un contribuito anche i consiglieri comunali vicini al sindaco: Buscemi, Scardullo, Bannò ed Altravilla. Glorioso li ringrazia perché «con grande senso di responsabilità, coerenza e sacrificio, hanno fatto questa importante scelta per il presente ed il futuro di Nissoria». Bocciato anche il piano di riequilibrio finanziario. «Ma se gli altri consiglieri non volevano lo scioglimento – si chiede il sindaco – perché anche loro hanno votato contro il bilancio?». L’amministrazione però rimane in carica. «Abbiamo oltre dieci milioni di euro di investimenti da realizzare – continua Glorioso –, forse proprio per questo motivo c’è molto accanimento verso di me. Adesso si potrà lavorare con serenità». I consiglieri in opposizione non ci stanno a rimanere a guardare su quello che viene definito uno «scioglimento tecnico pilotato», come scrive l’ormai ex presidente dell’assise cittadina Rosario Patti in un post sui social. «La gente ha compreso il vile attentato alla democrazia del nostro paese - commenta - sappiate che questo scioglimento tecnicamente studiato perché autobocciato dagli stessi consiglieri di maggioranza ha solo alzato il nostro livello di guardia. Se qualcuno pensa di avere schiaffeggiato la democrazia uscendone “illesi” nell’immagine, ha sbagliato. Se qualcuno pensa di potere agire indisturbati e incontrollati senza avere sentinelle di democrazia, ha sbagliato di grosso. Chiediamo le dimissioni immediate del sindaco. Se questo non avverrà a tutela della democrazia, sarà la democrazia a riportare l’ordine».