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Enna, anziani sempre più soli e poveri: l’allarme della Uil

Claudio Barone e Filippo Manuella: «L’indifferenza verso la loro condizione rischia di innescare un disastro sociale senza precedenti»

Claudio Barone

«Anziani sempre più soli a Enna, una provincia che si spopola di giovani. E anziani sempre più poveri, in un territorio dove decenni di precariato e redditi bassi da lavoro stanno inesorabilmente moltiplicando le pensioni da fame. A soffrire sono, fra l’altro, moltissime donne costrette a sopravvivere con assegni sociali o reversibilità dagli importi modestissimi».

Claudio Barone (nella foto) e Filippo Manuella, segretari di Uil Pensionati Sicilia e UilP Enna, lanciano l’allarme: «L’indifferenza verso la condizione degli anziani rischia di innescare un disastro sociale senza precedenti, specie in realtà come quella ennese dove oggi stando a dati Istat vi sono oltre 216 over 65 ogni 100 ragazze e ragazzi di età inferiore ai 14 anni. È il cosiddetto indice di vecchiaia che qui in dieci anni è cresciuto esponenzialmente dal 157 per cento del 2015 al 216.6 stimato per il 2024. Ben al di là e al di sopra della media siciliana che, per quest’anno, dovrebbe attestarsi al 177.7 per cento».

Gli esponenti sindacali aggiungono: «Chiediamo alle istituzioni una maggiore attenzione, ma servirebbe che iniziassero a farlo Stato e Regione perché gli enti locali non hanno risorse e strumenti. Basti pensare, ad esempio, a Piazza Armerina che deve fare i conti ormai da tempo con il dissesto finanziario. Siamo pronti a collaborare con tutti, nell’interesse delle persone anziane e della collettività. Solo per dirne una, vorremmo collaborare con i Distretti sociosanitari e i sindaci dei Comuni capofila che, però, da anni non convocano le organizzazioni sindacali ed evidentemente non sono interessati a quelle idee, a quei suggerimenti, a quelle soluzioni che scaturiscono sempre dal confronto. Saremmo, peraltro, interessati a chiedere pure in questa sede cosa s’è fatto e cosa si farà per rimediare allo scandalo delle liste di attesa in Sanità. Già adesso molti, troppi, anziani sono costretti a scegliere tra non curarsi e ricorrere a strutture private. Con costi che impongono, poi, dolorose rinunce a prodotti e servizi di prima necessità».

«Aspettiamo segnali di svolta dai Palazzi. Noi, intanto, non rinunciamo a fare la nostra parte – concludono Claudio Barone e Filippo Manuella – La Uil Pensionati insieme con l’Associazione Diritti Anziani-Ada Sicilia ed Enna, guidate dai presidenti Franco Quartararo e Michele La Placa, è presente con proprie iniziative nel tentativo di contrastare le drammatiche conseguenze di una inquietante condizione di vita. Non a caso, peraltro, si chiama Progetto Vita il piano che nei prossimi mesi partirà in uno dei comuni maggiormente disagiato, Pietraperzia, dove pensionate e pensionati saranno invitati a impegnarsi in attività di vigilanza scolastica. È una fra le tante declinazioni di quel Servizio civile degli Anziani attivi che è stato proposto all’attenzione delle forze politiche nazionali dal nostro leader, Carmelo Barbagallo. Tutoraggio scolastico, formazione professionale, supporto alle persone senza fissa dimora e tutela ambientale sono soltanto alcuni degli ambiti di possibile attuazione».

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