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Caos sanità, a Enna operazioni lumaca: 4.500 pazienti in attesa di intervento chirurgico

Dopo il caso dei 3.300 esami istologici in ritardo a Trapani, ecco il dramma di chi aspetta di essere operato: 58 attendono dal 2023

Il manager Mario Zappia
Il manager Mario Zappia

La sanità siciliana è sempre più nel caos. L’ultimo caso esplode fra gli ospedali della provincia di Enna, dove sono oltre 4.500 i pazienti in attesa di un intervento chirurgico. Eppure, la Regione sembra tenere alta l’attenzione su tutti i fronti per cercare di assicurare alla Sicilia «la sanità che questa regione merita», usando le parole dell’assessore alla Salute, Daniela Faraoni.

Un compito arduo in una terra in cui quasi quotidianamente emergono episodi che vanno in una direzione opposta: dagli oltre 3.300 esami istologici arretrati all’Asp di Trapani, ai disagi alla farmacia del Maurizio Ascoli di Palermo coi pazienti oncologici costretti a lunghe attese per avere la propria medicina, o ancora l’esame bloccato all’Asp di Ragusa, nonostante la prescrizione prevedesse un tempo massimo di 10 giorni, per la mancanza di un reagente che dovrebbe arrivare dal Belgio.

Intanto ad Enna, nei 4 ospedali dell’Asp, le prestazioni chirurgiche arrancano. L’arretrato del 2023 sarebbe stato smaltito, secondo il manager Mario Zappia, sebbene negli elenchi del 18 febbraio risultino ancora 58 pazienti in attesa da quell’anno. «Sono certo che tutto il 2023 sia stato esitato – dice Zappia – ma verificherò nuovamente gli elenchi».

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