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Piazza, il futuro dell’ospedale Chiello Nuova Tac e mammografia digitale

Tra il comitato cittadino e il commissario dell’Asp. Resteranno aperti Medicina, Ortopedia, Chirurgia e Nefrologia

PIAZZA ARMERINA. Resteranno aperti i reparti di Medicina, Ortopedia, Chirurgia e Nefrologia, la nuova Tac dovrebbe arrivare presto essendo in fase avanzata la gara d’appalto mentre verrà assegnata una mammografia digitale. Il comitato cittadino per l’ospedale Chiello, guidato dalla signora Rosa Rovetto, ha chiesto il rispetto degli impegni assunti e ha anche minacciato di rivolgersi all’autorità giudiziaria se non saranno messe in pratica le parole.
Una delegazione del comitato piazzese ha incontrato a Enna il commissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Termine per fare il punto sullo stato di salute del nosocomio armerino, dopo la lunga e contestata fase di ridimensionamento che ha interessato la struttura sanitaria. Diversi i temi trattati. «Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla sistemazione del centro di Alzheimer all’interno dei reparti perché il rischio concreto è quello di trasformare l’ospedale in una casa di riposo per anziani, ci è stato assicurato che la sede del centro sarà prevista, invece, all’interno del Corpo F. Questa è una soluzione che condividiamo», spiega la battagliera signora Rovetto.
Atteso l’arrivo della nuova Tac, la tomografia assiale computerizzata di ultima generazione, dopo mesi e mesi di stallo legati ad un guasto della macchina precedente. «La gara d’appalto a quanto pare è stata già assegnata; si procede con un leasing all’acquisto della nuova apparecchiatura, non manca molto, mentre ci è stato anche assicurato che l’ospedale Chiello potrà avere una mammografia digitale in luogo di quella attuale che è più vetusta», aggiunge la responsabile del comitato piazzese, il quale si batte negli ultimi anni per impedire lo smantellamento progressivo dell’ospedale.
«Purtroppo ci è stato sottolineato come il Chiello abbia un deficit di 10 milioni di euro e per alcuni reparti non si raggiungono i numeri sufficienti in termini di ricovero, per cui la strada del ridimensionamento in questi casi sembra obbligata», dice Rovetto. «Vigileremo però perché gli impegni assunti vengano mantenuti, il commissario Termine si è detto impegnato a salvaguardare il nostro ospedale; in ogni caso il nostro comitato sta valutando l’opportunità di rivolgersi ad un legale. Nel caso in cui alcuni servizi dovessero improvvisamente bloccarsi o di fronte al mancato adempimento di alcuni impegni presi, in questi casi saremo pronti a far partire una denuncia per interruzione di pubblico servizio», conclude il comitato.

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