ENNA. Trenta detenuti del carcere di Enna stanno partecipando ad un corso di «addetto alimentarista» organizzato per il secondo anno consecutivo nella struttura dalla Confartigianato. Il corso, sul sistema Haccp, indispensabile per chi intende lavorare nel campo della ristorazione, è organizzato in collaborazione con l'associazione Spiragli, che da anni collabora con il carcere di Enna. «Il lavoro non è un'ulteriore pena da espiare - dice il segretario provinciale delle Imprese di Confartigianato Enna Rosa Zarba - ma un trattamento rieducativo e di reinserimento sociale. Ecco perchè bisogna favorire la partecipazione dei detenuti ai corsi professionali, che risultano indispensabili per l'acquisizione di qualifiche spendibili anche dopo la scarcerazione». Il corso è rivolto agli addetti alla manipolazione degli alimenti, cioè a tutti coloro che hanno a che fare con cibi e bevande e nello specifico ai detenuti impegnati nella casa circondariale come cuoco, aiuto cuoco e inserviente di cucina, che subiscono spesso una rotazione. Tra gli esperti impegnati nel progetto il dirigente sanitario del Siam dell'Asp di Enna Giuseppe Stella, il biologo Rosario Velardita, la responsabile settore ambiente e sicurezza della Confartigianato Eloisa Tamburella e la responsabile del settore ambiente e sicurezza della Confartigianato Rosa Zarba, coadiuvati dai volontari dell'associazione Spiragli.