Enna

Lunedì 06 Maggio 2024

Frane e dissesti: le strade dell'Ennese sono un disastro - Foto

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Sp117 bivio Villadoro-Leonforte
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Ss117 Nicosia-Mistretta
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ENNA. Le strade interne nella provincia di Enna sono un disastro. La denuncia arriva dall'Ance ennese, l'associazione dei costruttori edili, che ha preparato un dossier che verrà presentato al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso dell'incontro che avrà con Ance Sicilia e la Consulta regionale delle costruzioni all’Aga Hotel di Catania dalle 14. "Dopo vent'anni di disattenzione e di omessa manutenzione  - scrive nella premessa al dossier il presidente dei costruttori ennesi, Vincenzo Pirrone - i quasi mille chilometri di strade provinciali e statali che attraversano la nostra provincia sono ridotti alla stessa stregua di una zona di guerra. Oltre l'80% della viabilità provinciale è dissestata, con ampi tratti formalmente dichiarati non carrabili, ma solo formalmente in quanto sono quotidianamente transitati da centinaia di cittadini che a loro rischio le percorrono spesso inconsapevoli del fatto che la non carrabilità ne preclude la copertura assicurativa in caso di incidenti". Nell'incontro gli imprenditori chiederanno al ministro l'allentamento del Patto di stabilità, per escludere dai vincoli gli investimenti per le infrastrutture, per la mitigazione del rischio idrogeologico e sismico, per la manutenzione degli edifici scolastici e per il cofinanziamento delle opere finanziate con i fondi Ue; un piano stralcio per l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie in Sicilia sfruttando la possibilità prevista dalla Legge di Stabilità, in corso di approvazione, di predisporre un piano stralcio per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori, da sottoporre all'approvazione del Cipe che disporrà entro il 2 marzo 2015 la ripartizione delle risorse FSC 2014-2020; la caratterizzazione delle norme nazionali più rilevanti come "grandi riforme economico sociali", così da poterle applicare direttamente anche in Sicilia evitando il rallentamento del relativo recepimento da parte dell’Ars (in Sicilia si attende da 13 anni il recepimento del Testo unico dell’edilizia; manca il recepimento della legge urbanistica e delle semplificazioni in edilizia).

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