Enna

Venerdì 03 Maggio 2024

Villa del Casale torna ai cittadini: viaggio tra intonaci e mosaici

 
 
 
 
Il lavoro dei restauratori che si sono alternati in cantiere, ha permesso di recuperare la quasi totalità dei mosaici e, dove questo era impossibile, integrare con malte neutre o colorate secondo le ultime tecniche e metodi di restauro. Nella foto: la sala dell’appartamento privato detta sala della Piccola Caccia-La mensa dei cacciatori.
“I lavori sono terminati ma la fruizione a pieno regime della Villa del Casale sarà possibile solo la prossima estate – interviene Guido Meli, curatore del progetto di restauro e direttore del Parco archeologico della Villa - Il momento più difficile del restauro è stato sicuramente la posa della nuova copertura perchè, essendo una struttura prefabbricata, abbiamo dovuto risolvere una serie di problemi per incastrare i vari pezzi e montarla alla perfezione”. Nella foto: copertura e passerelle nuove delle sale nord del Peristilio quadrangolare.
 
 
A sud della Villa romana del Casale sono state infatti scoperte due nuove aree archeologiche. A circa due metri di profondità sono state rinvenute alcune colonne e una parte di basamento mentre la seconda zona di scavo ha fatto emergere una vasca absidata, rivestita di mosaico, parte di un piu’ ampio complesso termale, ancora non identificato con certezza. Nella foto: peristilio ovoidale. Sullo sfondo il Triclinio.
 
 
Al restauro dei mosaici hanno lavorato 50 giovani restauratori provenienti da tutta Europa. Nella foto: stanza 36 - Ambulacro biabsidato con portico La grande caccia.
 
 
Un progetto all’avanguardia che mira a ricreare condizioni ambientali favorevoli alla conservazione dei mosaici e degli intonaci dipinti, evocando al contempo una spazialità architettonica il più possibile simile a quelli originari. Nella foto: colonnato ionico della corte porticata dell’ingresso della Villa Romana del Casale.
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