NICOSIA. Dopo un anno e dieci mesi riapre al culto la chiesa del SS Salvatore che è stata oggetto di lavori di restauro e consolidamento. Una delle chiese più belle di Nicosia risalente al XIII secolo con all’interno la celebre opera d’arte del Quattrocchi raffigurante il Cristo Redentore portata in processione nel mese di maggio durante le celebrazioni in onore del SS Salvatore, il suo caratteristico portico in stile romanico e la torre campanaria. Tutto viene restituito ai fedeli ed a tutta la comunità che da tempo aspettava questo evento.
La settimana scorsa erano state trasportate e depositate le statue ed il crocifisso che ornano la chiesa, momentaneamente ospitate nelle chiese di San Francesco e di San Paolo, la domenica del 14 dicembre invece è stata celebrata la prima messa all’interno della chiesa restaurata.
E’ stato compiuto un vero e proprio miracolo se consideriamo i tempi lunghi a cui ci hanno tristemente abituato altre opere di restauro, basta pensare alla torre campanaria della Cattedrale di San Nicola da un ventennio imprigionata all’interno delle impalcature oppure alla torre della chiesa di San Michele anch’essa nascosta ai fedeli da ormai 40 anni.
Tutto appare nuovo, pulito pur conservando l’aspetto originale si è data una luce nuova alla pietra che caratterizza l’architettura di questa chiesa, un simbolo di Nicosia che si staglia su uno dei coli che la circondano.
La messa è stata celebrata dal vescovo della Diocesi di Nicosia Mons. Salvatore Muratore, insieme al parroco Don Santo Basilotta e all’ex parroco Don Michele Pitronaci davanti ad una moltitudine di fedeli che hanno riempito i banchi della chiesa.
Il vescovo di Nicosia è stato accolto dalla banda musicale e da molti fedeli del quartiere in un clima festoso e di soddisfazione sottolineato dalla parole del parroco Santo Basilotta che ha ricordato i sacrifici ed i lavori per giungere a questo risultato.
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