ENNA. SpaceTime Helix è il titolo dello spettacolo di Michela Pelusio e Glenn Vervliet che si terrà venerdì 8 e sabato 9 luglio a Enna, negli spazi interni della Torre di Federico II, per la prima volta in Italia. Dopo Serein di Giovanni Fontana e Domus aurea di Alfredo Sciuto, è il terzo momento di un programma di interventi site-specific ideato da Anna Guillot per il Comune di Enna, con l'obiettivo di valorizzare il rapporto tra antico e contemporaneo. SpaceTime Helix è un progetto di Michela Pelusio iniziato nel 2011 a Creta, sviluppato con Arduino hardware in collaborazione con scienziati, musicisti e artisti internazionali. Si tratta di un'installazione audio-visiva interattiva creata con una sola corda ruotante e azionata attraverso frequenze di luce e di suono. La velocità della Helix è governata attraverso l'uso del respiro e della gestualità grazie ad un'interfaccia indossabile, un corsetto costruito con tessuto elasticizzato che trasmette dati ad un Arduino Lilypad. La luce e i colori sono azionati attraverso una console coniata per modulare la frequenza e la luminosità di dodici sorgenti di luce collocate alla base della installazione. Le sue proprietà sono state ottimizzate fino a diventare un vero e proprio «strumento ottico-acustico» e a costituire uno spettacolo di scultura-luce-suono. L'opera si avvale del sound site-specific di Glenn Vervliet creato ad hoc per la Torre di Federico II, nonchè dei macro interventi fotografici dello stesso Vervliet. L'evento è realizzato grazie al Comune e alla Università degli Studi «Kore» di Enna, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania, il KoobookArchive e la testata giornalistica ViviSicilia-ViviEnna.