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La Statale 290 ancora chiusa Occorrono 5 milioni di euro

Niente auto nel tratto da contrada Gaspa fino al bivio di Villapriolo. A Cacchiamo, che è frazione di Calascibetta da cui dista 17 chilometri, vivono 180 anime che stanno soffrendo l'isolamento a cui sono sottoposti da marzo

ENNA. Con l'arrivo dell'autunno la chiusura, da marzo scorso, della Statale 290, nel tratto da contrada Gaspa fino al bivio di Villapriolo, si farà ancora più drammatica e per sollecitare gli interventi che pure sono possibili è nato il "Comitato SS 290", che sostiene i diritti di tutte comunità che per varie necessità debbono raggiungere Enna, ma soprattutto quelli della frazione di Cacchiamo, la cui popolazione è la più colpita dalla chiusura della strada.
A Cacchiamo, che è frazione di Calascibetta da cui dista 17 chilometri, vivono 180 anime che stanno soffrendo l'isolamento a cui sono sottoposti da marzo. "Gli abitanti di Cacchiamo - spiega Giambattista Lo Pinzino, portavoce del Comitato nato alla fine di agosto - hanno necessità di raggiungere Calascibetta quotidianamente per il medico, la scuola, la farmacia, ma anche per andare nei vari uffici comunali. Eppure da marzo scorso sono costretti ad allungare il percorso perché non vengono presi provvedimenti".
Il 23 marzo scorso la Statale 290 venne chiusa al transito a causa dell'importante cedimento della parete rocciosa che ricade all'interno del Demanio forestale in contrada Gaspa La Torre in territorio di Villarosa e che invase l'intera carreggiata di macigni. Da allora molto è stato fatto, ma non abbastanza e oggi con il progetto, già esecutivo, per realizzare una pista alternativa tutto rimane bloccato perché sarebbe necessario un esproprio che non arriva. Per mettere in sicurezza il costone roccioso e quindi consentire all'Anas di riparare la strada servono 5 milioni di euro, una cifra al momento improponibile. L'unica soluzione possibile perché economicamente più contenuta è quella di realizzare una pista provvisoria a valle della frana che dovrebbe sorgere su un terreno privato. Inizialmente l'Anas era riluttante ma poi, nei giorni scorsi, ha depositato il progetto, per un costo complessivo di circa 100 mila euro, che è già esecutivo, ma che non si potrà realizzare fino a quando da Villarosa non partirà l'esproprio del terreno, che è di un privato. "Voglio ricordare - spiega Lo Pinzino - che la statale 290 collega l'area sud con quella nord della provincia, ma anche l'ennese con il palermitano, Gangi, Alimena, Petralie. Collega Calascibetta con il borgo di Cacchiamo, con la frazione di Villapriolo e con Villadoro, ma anche con il grosso centro di Nicosia".

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