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Enna, pioggia e vento alla fiera: banconi e merce come in un vortice

Scatta l'ordinanza per consentire agli espositori di piazza Europa di rimanere un giorno in più, fino a domenica, per recuperare le perdite. L’ambulante Scarpa: "Intorno ai 200mila euro di danni"

ENNA. Danni e malumori ieri tra gli espositori della Fiera di maggio. Causa maltempo (soprattutto il forte vento e la pioggia della nottata), varie strutture tra cui ombrelloni e baracche in piazza Europa sono rimasti danneggiati, mentre gli stessi commercianti (la gran parte dei quali rimangono a dormire dentro i furgoni per risparmiare un pò di soldini e controllare la merce), non hanno riposato sia per il freddo che per cercare di salvare il salvabile durante la tempesta.
«Alle cinque non glielo so dire che cosa si è scatenato - dice ancora visibilmente provato Giuseppe Mallardo di Aversa (Caserta), venditore di scarpe per una ditta che frequenta la fiera ennese da 60 anni - Già la sera prima era calata una nebbia fittissima e la temperatura si era notevolmente abbassata, ma nessuno poteva immaginare che poi si sarebbe scatenata quella tempesta». «A occhio e croce - aggiunge incollerito il collega Gandolfo Scarpa - avremo avuto intorno ai 200mila euro di danni, tra strutture e merce andata a male. Già c'è crisi, adesso come faremo?». Certamente nessuno poteva prevedere un simile stato di cose. Si sa, il meteo ha sovranità indipendente. «Però - chiosa il signor Angelo Messina, venditore di casalinghi, il più calmo tra tutti - gli organizzatori del Comune avrebbero potuto assegnarci un luogo diverso. A Enna è sempre così. E questa piazza è noto, è uno dei posti più esposti alle intemperie. Perché non ci mandano in altra zona? Basterebbe farci ritornare lungo il viale Diaz come molti anni fa». A rendere rabbiosi i mercanti, al di là dell'imprevedibile, però c'è anche il costo delle concessioni. «Qui ci si approfitta della povera gente - aggiunge Messina - Per cercare di riprenderci almeno le spese noi dormiamo nei furgoni, ma veramente è diventato insostenibile il costo di questa fiera da cui da almeno 2 anni si ricava ben poco». «Io - continua il commerciante di Alcamo - per quattro giorni ho pagato 250euro, più raccomandate e domande in bollo. In altri posti in Sicilia e Calabria, bastano 60 euro. Non capisco perchè qua è così e in più con questa accoglienza».
Risposta pronta dell'assessore comunale alle Attività produttive Fabiola Lo Presti che in tarda mattinata ha fatto adottare un'ordinanza per consentire agli espositori di rimanere un giorno in più in fiera (ovvero compresa domenica 19), a compensazione dei danni subiti. «Doppia ordinanza - dice Lo Presti - una di prolungamento della concessione e l'altra di revoca del divieto di transito in viale IV Novembre per la manifestazione Bici al viale che domenica non si svolgerà. Per il futuro vedremo».

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