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Nicosia, «discarica, l’acqua non inquina»

Lo sostengono gli esperti dell’Arpa di Enna, secondo i quali il liquido della prevasca di San Giovanni-Canalotto può essere gettato nel vallone

NICOSIA. L'acqua della prevasca della discarica San Giovanni-Canalotto, per liberare il sito può essere gettata nel vallone sottostante perché non si tratterebbe di un rifiuto pericolo. Ad affermarlo è l'Arpa di Enna e a riferirlo, particolarmente sorpresi, sono i componenti della seconda commissione consiliare permanente che lo hanno appreso nel corso della seduta di mercoledì. Sapere che l'acqua contenuta nella prevasca della discarica non era percolato aveva fatto piacere a tutti ma non si conosceva ancora, nella sua interezza la relazione dell'Arpa di Enna secondo cui il liquido può essere riversato nel vallone perché si tratterebbe di acqua piovana che se non ci fosse stata la discarica sarebbe comunque andata a finire a valle.


Agli inizi di maggio scorso l'amministrazione comunale aveva chiesto all'Arpa di verificare la composizione del liquido contenuto nella prevasca. L'Arpa aveva effettuato i prelievi il 21 maggio e il giorno seguente aveva iniziato il rapporto di prova che poi aveva concluso il 10 giugno. "Il campione - scrive l'Arpa - è costituito da acqua superficiale originatasi dallo scorrimento delle precipitazioni meteoriche sui terreni scoscesi ubicati a monte e sui lati della prevasca". Un dato questo che si poteva supporre perché proprio la mancanza dei lavori di regimentazione delle acque piovane ha sempre creato problemi di riempimento della prevasca. "Dato che nessuno dei parametri analizzati supera i limiti della tabella 3, allegato 5 del Dl 152/2006 e dato il basso carico organico trovato si può affermare - continua la nota - che l'acqua non ha subito contaminazione da parte dei rifiuti contenuti nella discarica. Pertanto tale acqua, previa autorizzazione allo scarico, da parte del Comune di Nicosia, può essere scaricata nell'impluvio naturale a valle".


Per scaricarla a valle l'Arpa parla anche di "scarico forzato con adeguate pompe idrauliche", ma a conclusione della relazione dice pure che "in alternativa tale acqua può essere smaltita come soluzione acquosa di scarto". E aggiunge inoltre che "per evitare un accumulo incontrollato di acque meteoriche nella prevasca, che potrebbe essere potenzialmente contaminata dai rifiuti" sarebbe utile realizzare un sistema di captazione delle acque piovane. Non si sa ancora cosa deciderà di fare il Comune, che pare sta valutando la situazione, ma pare proprio che ad opporsi allo scarico a valle delle miglia di metri cubi di liquido contenuto nella prevasca saranno molti a partire dai consiglieri comunali della seconda commissione consiliare.

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