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Società dei rifiuti di Enna, basta che non sia cambio di sigla

ENNA. Il commissario straordinario della Provincia Salvatore Caccamo ha convocato per mercoledì una riunione dei sindaci dei 19 Comuni dell'ennese, tutti meno Piazza Armerina, che aderiranno alla Srr. La società, secondo le intenzioni della Regione, che andrà a sostituire le competenze dell'Ato rifiuti. Ma prima di firmare i sindaci chiedono che Piazza Armerina si assuma "formalmente" la sua quota riguardo l'esposizione debitoria, la proprietà dei mezzi e il personale, di cantiere e amministrativo. Insomma la Srr ennese nasce con un contenzioso che può portare anche in tribunale. E non a caso il presidente del consiglio comunale Enrico Vetri ha sostenuto chiaro e tondo che «in caso di danno erariale per il Comune adiremo la magistratura». Tutti segnali che non dicono nulla di buono. La pensa così anche il consigliere del Megafono Paolo Gargaglione: «Sono fortemente scettico, c'è il concreto rischio che alla fine sia stato solo un semplice cambio di sigla». Gargaglione guarda lontano: «La scelta di Piazza Armerina di uscire dall'Ato potrebbe fare da apripista per simili fenomeni al momento della nascita dei liberi consorzi». E qui una critica ai partiti «con in testa il Pd il cui segretario cittadino piazzese ha salutato con grande enfasi il passaggio all'Ato Cl2. In altri tempi non sarebbe mai successo. Questa è la dimostrazione che oggi i partiti sono dei meri contenitori elettorali non in grado di dettare una linea politica uniforme». Gargaglione conclude: «Non è tempo di rivalse, vendette o campanilismi, tutte le componenti sociali del territorio devono dimostrare senso di responsabilità e capacità politica per guidare questo delicato processo di trasformazione». Ma proprio riguardo l'Ato rifiuti Dario Cardaci Pdl calca la mano: «Chiedo conferma al sindaco. Pare che l'Ato, che è in fase di liquidazione stia cambiando qualifiche aumentando pure le ore. Questo non è possibile perché nell'Ato è in corso un fallimento e perché aumenterebbe la spesa». Immediata la risposta del sindaco Paolo Garofalo: «Noi continuiamo a vigilare affinchè tutto proceda nella legalità. Aumenteremo le ore agli operai di cantiere e li finanzieremo con la raccolta differenziata. Non ci saranno un aumenti dei costi». Scettico Giovanni Contino gruppo Misto: «Ma noi non parliamo degli operai ma di funzionari e dirigenti, di superminimi mai aboliti, di stipendi alti che continuano a salire». A questo punto Contino è stato devastante: «Continua la politica malsana e disonesta nel settore dei rifiuti. Ma dove sta la magistratura. È possibile che questi cambi di qualifica vengono effettuati sempre prima e dopo le elezioni a parenti e ad amici? Ci sono delle responsabilità politiche ben precise e con la Srr non cambia nulla». Dante Ferrari Fli: «Si cambiano i profili in vista delle elezioni ad onta delle sofferenze degli altri lavoratori e i superminimi permangono».

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