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Provincia, Salerno: "Stiamo subendo furti con destrezza"

ENNA. Un accerchiamento ostile quello che da tempo subisce l'intera provincia. Un assedio con il tentativo più o meno tacito di cancellare l'identità del territorio. Questo è il concetto che il presidente dell'università Kore Cataldo Salerno esprime. Dal ruolo di coordinatore della cosiddetta "Cabina di regia" nata per sostenere gli interessi dell'ennese è preoccupato per i segnali sempre più inquietanti. L'ultimo la chiusura del tribunale di Nicosia: «Il modo in cui si sta trattando a livello statale tale vicenda dimostra quanto sia indispensabile la presenza di enti in grado di coagulare ed esprimere gli interessi di aree territoriali marginali. Il fatto che soltanto la voce dell'università di Enna e, ultimamente, quella assai commovente del Vescovo della diocesi di Nicosia monsignor Salvatore Muratore, abbiano avuto ospitalità nella comunicazione regionale e nazionale dà conto della impossibilità di difendere i territori, specialmente quelli demograficamente ed economicamente più deboli, senza la presenza di strutture rappresentative permanenti». Ma chi sarebbe dovuto scendere in campo? «Noto soprattutto la latitanza della Regione e l'assenza della Provincia. Sembra quasi che lo Stato stia approfittando di questo momento di assoluta debolezza della Provincia per compiere una sorta di furto con destrezza».
Intanto la Cisl a firma dei tre responsabili, territoriale Nino D'Alia, aziendale Gaetano Salerno e generale Gianfranco Di Maria hanno inviato al sindaco Paolo Garofalo, al presidente del consiglio comunale Enrico Vetri e a tutti i capigruppo una richiesta di incontro. «Con la soppressione delle Province - scrivono i tre cislini - c'è il fondato timore che il territorio ne abbia un grave danno». C'è forte la possibilità di perdere «la presenza d'importanti Uffici statali, quali la Prefettura, la Questura, il Tribunale e altro ancora». E non è finita, la mannaia si potrebbe abbattere «in campo sanitario, con l'Asp» e nel campo previdenziale «Inps e Inail». Su questo particolare aspetto è intervenuto in consiglio comunale mercoledì sera Stefano Rizzo Pd sottolineato che un disimpegno nel territorio di tutti questi enti abbasserebbe di molto il livello dei servizi. Di conseguenza tutte le strutture private di enti ed associazioni che operano nel territorio farebbero mancare la loro presenza: «È chiaro che se ad Enna non ci saranno più le sedi di Inps e Inail, i patronati ed gli enti di servizio non avranno più interesse a mantenere i centri con un duro colpo per l'occupazione e l'economia». La nota della Cisl conferma che il sindacato ha in programma una protesta a Palermo. «Ci piacerebbe che insieme ai tanti dipendenti delle attuali nove Province ed ai cittadini fossero impegnate anche le Istituzioni».  

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