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Tribunale di Nicosia, il sindaco scrive a Letta

NICOSIA. È trascorsa nella più assoluta tranquillità la giornata di protesta di ieri contro la soppressione del Tribunale di Nicosia. Oggi l'amministrazione comunale sarà a Roma per unirsi alla protesta dei sindaci del Vallo di Diano che afferiscono al Tribunale di Sala Consilina, che hanno deciso di portare la loro protesta all'attenzione del Governo e che saranno presso Palazzo Chigi per manifestare il dissenso nei confronti del riordino della geografia giudiziaria. Ieri il sindaco ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Letta al vicepremier Alfano a cui si chiede un incontro. "Siamo pronti - sottolineano il sindaco Malfitano e l'amministrazione - a rassegnare le dimissioni nelle mani del Governo in segno di estrema protesta, tenuto conto delle gravissime ripercussioni sociali che la chiusura del Tribunale avrà nel territorio di Nicosia e dell'intera zona nord della ex Provincia di Enna". Intanto ieri gli accessi della città hanno continuato ad essere presidiati da mezzi pesanti alcuni dei quali, intorno alle 11, si sono spostati nell'area del palazzo di giustizia per potenziare il presidio dove giorno e notte i manifestanti a turno continuano a vigilare su tutti gli ingressi del palazzo per evitare che venga effettuato il trasloco.
Sempre ieri si è saputo che il ricorso amministrativo è arrivato sul tavolo del presidente del Tar di Catania. "Abbiamo - spiega l'avvocato Timpanaro - impugnato il provvedimento del capo del Dog, Luigi Birritteri che ha disposto il proseguimento delle operazioni di trasloco ed ha disatteso la richiesta di proroga formulata dal presidente del Tribunale di Enna Ferreri". Al presidente del Tar è stata chiesta la sospensione del provvedimento con un decreto urgentissimo prima della fissazione dell'udienza. E ieri l'Ordine distrettuale degli avvocati di Caltanissetta ha deliberato il parere favorevole per la proroga.

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