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Tribunale a Nicosia, Malfitano a Roma: «C’è una speranza»

NICOSIA. È solo una speranza, quella di vedere tornare in città il tribunale, ma la notizia di ieri che la Commissione monitoraggio per la riforma giudiziaria vuole discutere del progetto del Tribunale di Montagna, lascia spazio alle aspettative legittime del territorio che si è visto scippare un importante presidio di giustizia. La Commissione per il monitoraggio ha valutato la proposta e ha convocato l'amministrazione comunale, che parteciperà assieme ai proponenti, per un'audizione che si terrà a Roma giovedì 7 novembre. La comunicazione è arrivata ieri all'Ufficio di Gabinetto del sindaco.


Lo scorso 15 ottobre il sindaco Sergio Malfitano aveva inviato alla Commissione il progetto voluto dal Movimento per la difesa dei territori e che prevede l'ampliamento dell'ex circondario di Nicosia. Il progetto che analizza vari aspetti, dalle distanze alle difficoltà dei trasporti, è stato redatto dall'avvocato Giuseppe Agozzino dell'Unione fori siciliani, dall'ingegnere Fabio Bruno e dal geometra Graziano Li Volsi, prevede due opzioni di cui una più ampia che punta ad un allargamento dell'ex circondario giudiziario di Nicosia, che da solo contava 70 mila abitanti, e che accorpando l'ex circondario di Mistretta e parte di quelli di Termini Imerese e Catania si attesterebbe a circa 120 mila abitanti.


La notizia ha fatto riaccendere le speranze tra i tantissimi che hanno combattuto con forza per scongiurare la soppressione, ma dall'altra parte la cautela è massima. «Essere stati convocati - commenta il sindaco Malfitano - è positivo ma non cantiamo vittoria se prima non ci saranno i risultati che speriamo di ottenere». Alla Commissione verranno presentate delle integrazioni al progetto. «In sede di audizione - conferma Giuseppe Agozzino - presenteremo con gli altri due autori del progetto, Fabio Bruno e Graziano li Volsi, un supplemento istruttorio. Si tratta di un lavoro di elaborazione incrociata di dati, sviluppato da Giuseppe Falduzzi e Gianfranco Miritello. Si tratta dell'analisi delle distanze e dei tempi di percorrenza da ciascuno dei Comuni madoniti, considerati parte fondamentale del progetto, fino a Nicosia, che permette di affermare che per i cittadini e per gli avvocati di tali Comuni sarebbe più agevole raggiungere Nicosia piuttosto che Termini Imerese».

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