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Cattedrale di Piazza Armerina, verifica sul prospetto per verificare le nuove lesioni e crepe

Il settore Beni culturali della Curia, guidato da don Giuseppe Paci, invierà propri tecnici di fiducia a fare sopralluogo

PIAZZA ARMERINA. La Diocesi effettuerà subito una verifica sul prospetto della cattedrale per verificare le nuove lesioni e crepe segnalate nei giorni scorsi dal comitato di quartiere Monte. Il settore Beni culturali della Curia, guidato da don Giuseppe Paci, invierà propri tecnici di fiducia ad effettuare un sopralluogo per avere un quadro aggiornato della situazione.
«In seguito alla segnalazione arrivata ai nostri uffici farò effettuare un monitoraggio sul prospetto della cattedrale per valutare l'entità delle lesioni esistenti, si tratta di crepe che già erano a nostra conoscenza e che forse le infiltrazioni d'acqua hanno peggiorato», spiega padre Paci, il quale ha ricevuto sul proprio tavolo di via La Bella una relazione fotografica messa a punto dai volontari del comitato di quartiere Monte. Il fronte interessato dalle lesioni è quello della discesa Marco Trigona e vico Cattedrale, dalla parte opposta dell'archivio diocesano la cui volta crollò lo scorso luglio. Basta alzare gli occhi, da vico Cattedrale, e si nota proprio sotto le colonnine perimetrali del terrazzo, sul prospetto di mattoni tra le due finestre, due grandi macchie d'acqua e soprattutto una consistente lesione, già conosciuta, ricoperta da uno strato di cemento, ma che adesso sembrerebbe più profonda e evidente a occhio nudo. Si tratta di una crepa che scorre lungo il muro che si ferma su una trave di pietra spaccata a metà, trave che compone una delle finestre laterali. Sul posto nei giorni scorsi anche il parroco Filippo Bognanni che negli ultimi mesi non dorme sonni tranquilli, con la chiusura da ormai quattro mesi della sagrestia e il divieto di accesso ad un pezzo della navata laterale, nel tratto finale che porta all'ingresso della sagrestia stessa. Il comitato di quartiere ha scritto anche agli uffici della Protezione civile comunale, preoccupato per le sorti delle abitazioni sottostanti che si trovano a pochissimi metri dall'enorme edificio di culto simbolo di tutta la Diocesi armerina. Erano state proprio le infiltrazioni d'acqua piovana sull'altro terrazzo a inzuppare la pietra di tufo della sottostante volta dell'archivio storico della basilica, provocandone il collasso, con quintali di detriti crollati al pavimento, finendo per danneggiare anche il piano inferiore dove si trova il "museo" della cattedrale. I fondi promessi alla Curia dalla Regione Siciliana per i primi interventi di messa in sicurezza e ristrutturazione della volta per ora continuano a non arrivare. La progettazione stralcio è stata già predisposta dai tecnici incaricati dal settore Beni culturali della Chiesa locale.

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