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Punteruolo rosso, col freddo una tregua a Enna: Ma si pensa già a tagliare le palme malate

ENNA. Il gelo e basse temperature stanno mettendo in standby il punteruolo rosso che nei mesi scorsi ha già fatto deperire diverse palme a Enna alta, Enna bassa e Pergusa. Fino al prossimo marzo, secondo quanto dicono gli esperti, non ci sono assolutamente pericoli di contagio, le cortecce delle palme saranno salve fino all’arrivo della primavera. E così può capitare di imbattersi in gruppi di palme perfettamente sane, come quelle presenti in via delle Olimpiadi a Enna bassa, sul viale di fronte l’università Kore, a pochi passi da una palma completamente accartocciata su se stessa, vittima del rosicchiamento del punteruolo rosso nei mesi scorsi.
E intanto, come spiega il vicesindaco Salvatore Cappa con delega al Verde pubblico, «al Comune è stato dato incarico di smaltire le palme già colpite e danneggiate. Noi ci stiamo muovendo in questo senso – assicura – anche se i costi del servizio sono molto alti». Il rischio di ritardare troppo nel togliere dalla circolazione le palme “malate” è quello di riattivare l’epidemia da parassita al primo caldo. «Il problema è che il punteruolo rosso si riproduce in maniera spaventosa – aggiunge Cappa – e noi al momento non abbiamo altre certezze o soluzioni se non quella di affidarci all’azione del freddo inverno. Io e gli uffici competenti siamo pronti ad accogliere le proposte di giardinieri, ricercatori ed esperti nel settore per tentare di arginare la piaga che ha preso di mira le palme ennesi». Il parassita nemico delle palme ha già mietuto diverse vittime a Pergusa, a Enna bassa, e anche a Enna alta nel quartiere San Tommaso e in via Pergusa. Da quando le temperature si sono abbassate, però, non si sono registrate nuove segnalazioni. Come spiega il giardiniere Gaetano Tirrito, «le basse temperature costringono i coleotteri a rintanarsi nella cavità scavate all’interno delle piante, alla base delle foglie, e questo impedisce nuovi contagi, ma non assicura la morte del punteruolo rosso. L’aspetto più subdolo di questo parassita è infatti che in inverno entra in una sorta di letargo e a primavera manifesta la sua presenza solo dopo che centinaia di suoi esemplari hanno già colonizzato la palma dall’interno. Quando i sintomi dell’infestazione si cominciano a manifestare (cima della palma piegata e appiattita, chioma con le foglie ripiegate verso il basso, disseccamento) la pianta è già invasa dai coleotteri e destinata a morte certa».

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