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Il Comune di Piazza acquista quadri, ma non può pagarli

PIAZZA ARMERINA. Il Comune acquista da un privato quattro quadri per 20 mila euro da destinare alla pinacoteca comunale, ma dopo pochi giorni la delibera viene revocata per il parere sfavorevole della Ragioneria, in quanto non sarebbe stato presente «un codice di bilancio». Si tratta di tre tele ad olio del pittore Giuseppe Paladino e una dell'artista Giacomo Velardita, già consegnati al Comune il 13 maggio del 2013 durante l'amministrazione Nigrelli. Ora si rischiano, però, le vie legali. Almeno le aveva minacciate qualche settimana fa il privato venditore, attraverso un legale che chiedeva il mandato di pagamento entro il 31 dicembre scorso. Ed in effetti l'impegno di spesa c'è stato. Il parere negativo del settore Economico-finanziario, però, ha costretto la giunta comunale ad una nuova delibera di revoca della precedente. La vendita delle quattro opere, alcuni autoritratti e un ritratto da donna, era stata proposta dal privato all'ex sindaco Carmelo Nigrelli già nell'ottobre del 2012.
Una relazione dello storico d'arte Gioacchino Barbera, direttore scientifico della pinacoteca comunale, poi, nell'aprile del 2013, aveva anche indicato il prezzo congruo per le quattro tele, quantificandolo in 20.500 euro. L'ex amministrazione comunale, nell'ottica di potenziare il patrimonio artistico della pinacoteca, aveva dato il via libera all'acquisto, prevedendone il pagamento nel corso del 2013 sulla base del 30 per cento dei proventi dei biglietti d'ingresso della Villa Romana del Casale. Tanto che qualche settimana dopo, a maggio, i dipinti erano stati consegnati al Comune. Ma il pagamento non era mai scattato, tanto che uno studio legale aveva poi chiesto l'impegno di spesa entro la fine del 2013. E proprio per evitare danni all'ente la nuova giunta aveva deliberato l'impegno di spesa per l'acquisto delle opere già deciso e portato avanti dalla precedente amministrazione. Le opere del Paladino, artista piazzese nato nel 1856 e morto nel 1922, negli ultimi anni hanno più volte incrociato la propria strada con la pinacoteca inaugurata nel dicembre del 2011. Un altro episodio diverso risale all'anno scorso. Più di 300 disegni e 36 dipinti ad olio, con paesaggi della città dei mosaici del primo novecento, tutti attribuiti al pittore piazzese, erano stati trovati dall'acquirente di una villa in provincia di Ferrara, in Emilia Romagna, nella prima metà del 2013. Probabilmente nella casa un tempo vivevano gli eredi del pittore o persone a lui vicine. Il nuovo proprietario dell'edificio, il quale avrebbe acquistato l'immobile in Emilia Romagna con tutti gli arredi e le suppellettili presenti all'interno, aveva poi contattato il Comune, con l'ex sindaco Nigrelli che aveva quindi inviato uno storico dell'arte a visionare e inventariare il materiale. Opere interessanti perché in molte tele sarebbero rappresentati paesaggi della città dei mosaici di fine ottocento. Personalità appartata, Paladino si dedicò in prevalenza alla pittura di paesaggio, ma soprattutto al genere del ritratto, privilegiando una rappresentazione realistica dei personaggi.

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