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Sanità a Enna, salve le 4 strutture della provincia La Borsellino: pensiamo ad ospedali riuniti

ENNA. Salvi i quattro ospedali della provincia: Enna, Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina. La Regione pensa alla formula degli Ospedali riuniti. Questa è la notizia che l'assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino ha comunicato martedì sera ad Enna nel corso di una riunione della quinta commissione dell'Ars tenuta insieme consiglieri di Enna e ai sindaci del comprensorio a Sala d'Euno. Una formula, quella degli Ospedali riuniti, che deve sfruttare il criterio della rete per offrire all'utenza servizi migliori. L'assessore ha poi confermato che riguardo i posti letto verrà applicato il criterio del tre per mille rispetto alla popolazione "ma non a livello ragionieristico", quindi con una certa elasticità. Nell'incontro presieduto dal presidente della commissione Sanità dell'Ars Giuseppe Di Giacomo è venuta fuori ufficialmente la dotazione dei posti letto per l'intera provincia: 545 acuti e 128 per la lunga degenza.
«Numeri ha sostenuto - il deputato regionale ennese Mario Alloro - che devono essere confermati». Perplesso il sindaco Paolo Garofalo: "Anni fa solo l'Umberto I° aveva una dotazione di 484 posti letto. Nel frattempo ha perso pure 70 medici". Altro dato negativo ribadito dal sindaco: "Solo nella nostra provincia le ambulanze del 118 sono senza rianimazione a bordo". E infine "senza contare che abbiamo perso la chirugia Toracica". Su quest'ultimo aspetto la Borsellino ha convenuto che per "abbassare la mobilità dei pazienti si deve puntare su questi reparti". Il consigliere Dario Cardaci ha messo l'accento su l'ex Ciss completato e non ancora in funzione: "E' un doppio spreco lasciare la struttura di grande pregio in balia dei vandali. Deve diventare un centro di eccellenza per la riabilitazione". Dall'assessore buone notizie: "Nel nostro piano l'ex Ciss sarà dotato di 80 posti letto e per la sistemazione esterna, ultima opera da mettere in atto, utilizzeremo un finanziamento del ministero di 3 milioni e 500 mila euro". La Borsellino si è detta estremamente fiduciosa che "il territorio ennese riaffermi nella riabilitazione la sua eccellenza grazie all'Oasi di Troina e all'ex Ciss". Alloro ha chiesto anche di reinvestire in provincia quanto risparmiato per finanziare le cliniche private: "E' noto che nell'ennese non ne esistono e quindi questo risparmio va reinvestito". Ma c'è un altro dato che riguarda i laboratori: "Nel resto della Sicilia il costo pro capite è 60 euro, in provincia 31 euro. Ci aspettiamo che l'assessorato reinvesta anche questo risparmio". Il consigliere Dante Ferrari ha invece prodotto una lunga ed articolata relazione "frutto di un'analisi congiunta con altri medici dell'ospedale" che è stata consegnata all'assessore Borsellino. Il consigliere Luigi Dello Spedale ha chiesto: "Uguali requisiti per cliniche pubbliche e private". Il presidente della commissione Di Giacomo ha poi tirato le conclusioni dell'incontro evidenziando che "non siamo qua per chiudere strutture ma per implementare". Ha poi sottolineato che a conclusione di un lungo giro per la Sicilia si possono evidenziare alcune negatività del settore a fronte di una spesa annua di 9 miliardi e 500 milioni di euro, quali: "L'eccessivo intasamento dei Pronto soccorso, una rete poco funzionante del 118 e un deficit tecnologico molto forte". "Un occhio di riguardo al territorio ennese è dovuto quasi a titolo di risarcimento per i prezzi pagati dalla provincia". Un primo obiettivo deve essere "la nomina dei direttori generali i quali devono tagliare drasticamente i tempi delle liste di attesa. Se non lo fanno in 6 mesi possono anche andare a casa". Una battuta forte per chiudere l'incontro commendata da una assessore del capoluogo: "Spero tanto in questo taglio dei tempi di attesa. Questa mattina ho prenotato all'Umberto I° un ecodoppler mi hanno confermato l'esame fra due anni".

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