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Sospiro di sollievo per gli allevatori di Enna, rientra l’allarme tubercolosi bovina

ENNA. Il nuovo anno è iniziato sotto una buona stella per gli allevatori, sul fronte delle malattie animali, che hanno flagellato, negli ultimi anni, tante mandrie della provincia: rientra pure a Enna, come già avvenuto a Leonforte, Agira ed altri paesi dell’Ennese, l’allarme legato alla tubercolosi bovina. Il sindaco Paolo Garofalo ha emesso un’ordinanza con cui ha revocato ogni restrizione in un allevamento di contrada Corefidato, che in precedenza era stato posto sotto sequestro fiduciario, perché i veterinari al suo interno avevano isolato il germe della versione bovina della tbc. Si tratta di un provvedimento molto importante e atteso, perché il sequestro fiduciario comportava non pochi limiti agli imprenditori agro-zootecnici, dalle transumanze alla monta, alla gestione pratica delle aziende. Ora è tutto finito.
Meno di due settimane fa era formalmente rientrato l’allarme anche in altri sei allevamenti leonfortesi, per un totale di centinaia di capi di bestiame, che adesso - al pari dei bovini di Corefidato a Enna - sono «liberi» da ogni prescrizione. Stanno dando i frutti sperati, insomma, le azioni di profilassi e contrasto di queste malattie animali, avviate da tempo in provincia. Da gennaio ad oggi sono stati dissequestrati decine di altri allevamenti tra Leonforte, Enna e diversi paesi dell’Ennese, perché non c’erano più «rischi» di diffusione delle patologie animali. Le ordinanze più recenti, emesse dai sindaci dei due paesi, sono state emesse tutte dal 3 febbraio ad oggi, alla luce delle «risultanze favorevoli dei controlli» effettuati dai veterinari nelle aziende. Nessun problema, insomma, per i titolari degli allevamenti, che possono riprendere le loro attività. Da adesso, dunque, anche in contrada Corefidato a Enna non ci sarà alcun tipo di vincolo, eccetto che per l’utilizzo del latte per consumo umano, che dovrà essere raccolto in contenitori identificati con appositi contrassegni e destinato a caseifici dotati di idonee attrezzature per essere risanato prima della lavorazione mediante trattamento di pastorizzazione o qualsiasi altro trattamento termico equivalente, fino a quando sarà riacquisita la qualifica di ufficialmente indenne. Il problema è stato risolto.
A Leonforte e dintorni resta ancora solo qualche parziale sequestro, motivato da casi di brucellosi bovina. Ma si tratta di pochi allevamenti, dove comunque la situazione starebbe vivendo un’evoluzione positiva. La revoca delle restrizioni è stata possibile solamente dopo aver sentito il parere del responsabile del servizio di sanità animale dell’Asp di Enna.

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