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Triste primato per le imprese rosa di Enna, nuove e chiuse: il saldo è negativo

ENNA. Il dato positivo è che rimane sempre la provincia in Sicilia con la più alta percentuale di imprese guidate da donne rispetto al numero complessivo di quelle iscritte alla Camera di commercio. Quello negativo è, invece, che è anche prima in tutta Italia per il peggiore saldo nel 2013 tra le nuove imprese e quelle che hanno, invece, chiuso. La percentuale è di -5,41.
Le imprese al femminile nell’Ennese nel 2013 sono 4242, rappresentando il 27,99 per cento delle complessive iscritte nel registro imprese dell’ente camerale. Una percentuale che pone la provincia di Enna al primo posto in Sicilia e tra i primi in assoluto in Italia. La media regionale è del 25,2 per cento mentre quella nazionale del 23,6. Ma malgrado ciò il 2013 per questo particolare segmento si è chiuso fortemente in negativo. Basti pensare il saldo tra nuove imprese e quelle che hanno chiuso è stato negativo di 245 unità, in pratica la metà del numero complessivo delle aziende di tutti i settori che si sono perse lo scorso anno in provincia di Enna.
E la percentuale del -5,41 per cento è la peggiore tra le 103 province italiane.
Dati, quelli ennesi, che purtroppo vanno in controtendenza con il trend regionale e nazionale, che invece dice che nel 2013 questo comparto ha fatto segnare un incremento del numero di imprese dello 0,39 per cento in Sicilia e dello 0,24 per cento in tutta Italia, con oltre 100 mila nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda la tipologia di settori, quelli nei quali sono più diffuse le imprese rosa sono sanità, servizi alla persona, commercio e turismo. In provincia di Enna poco meno di 2 mila sono imprese agricole. La componente femminile si concentra ancora principalmente in particolari settori di attività economica (tutti tra i servizi), che assorbono oltre il 70% della domanda complessiva di donne: servizi turistici, di alloggio e ristorazione, commercio, servizi alle persone.
Riguardo alle province siciliane, la presenza di imprese femminili - detto di quella ennese che sfiora il 28 per cento - incide per il 26,52 a Trapani, 26,34 ad Agrigento, 26,26 a Siracusa, Caltanissetta 25,19, Palermo 25,15, Ragusa 24,87, Catania 24,40, Messina 23,68. Come incremento di crescita nel 2013 rispetto al 2012, al primo posto c’è Siracusa con il 2 per cento, a seguire Messina 1,59, Catania 1,07, Caltanissetta 0,59 per cento. Dopodichè si passa a valori in negativo: Agrigento dello 0,50 per cento, Ragusa e Trapani dello 0,81 ed infine Enna del 5,41 per cento.

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