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Nicosia, l’opposizione lancia la sfiducia al sindaco

NICOSIA. La pioggia non ha scoraggiato la voglia delle opposizioni di fare emergere le tante difficoltà vissute dalla città. L'attacco all'amministrazione comunale non si è fatto attendere ed è stata annunciata la preparazione della sfiducia al sindaco Malfitano, che preferisce non rilasciare dichiarazioni. Risponderà con un comizio la cui data deve ancora essere fissata.
Domenica sera in piazza Garibaldi l'opposizione è scesa in campo con i sei consiglieri Bonfiglio e Vega del Pd, Bonelli e Lizzo del Magafono, Giacobbe e La Giglia di Fi. Sul palco ad aprire il comizio il segretario del Pd ed ex sindaco Antonello Catania che ha parlato di "atteggiamento arrogante e approccio negativo" dell'amministrazione comunale nella gestione delle problematiche che stanno investendo la città. Un appello all'unità è arrivato dal consigliere Lizzo che ha parlato di "mesi di impasse amministrativa" alla quale si può porre fine solo con la sfiducia, ma ha anche denunciato che "siamo opposizione del nulla, sono mesi che il consiglio comunale non lavora". Sulla necessità della sfiducia i sei consiglieri non hanno dubbi, ma al momento i numeri sarebbero insufficienti per presentarla. "Escano fuori anche gli altri colleghi - ha affermato Bonfiglio - e con coraggio firmino la mozione di sfiducia". Un appello necessario anche sulla base di quello che ha affermato il consigliere Vega: "Tutti i consiglieri si lamentano, ma poi si tirano indietro. Prendere le distanze non basta - ha sottolineato - bisogna firmare la mozione di sfiducia".
"Avremmo potuto fermare l'inerzia dell'amministrazione - ha esordito La Giglia - perché quando ci siamo insediati come opposizione avevamo la maggioranza, ma poco dopo i consiglieri Di Costa, Fiscella e Lo Dico si sono svenduti e hanno sempre contrastato le nostre azioni". A fargli eco con un attacco al presidente del consiglio Di Costa è stato Giacobbe che ha sottolineato per l'ennesima volta l'inerzia e l'improduttività del consiglio comunale, ma anche l'eccesiva litigiosità dell'amministrazione confermata delle numerosi azioni legali che in due anni avrebbero portato a spese per 200 mila euro. A chiudere il consigliere Bonelli che ha sottolineato la necessità di "sbaragliare la paralisi politica attuale" e dopo avere rinnovato la disponibilità al dialogo ha detto: se "entro maggio le cose non cambieranno mi dimetterò perché non voglio contribuire a questo degrado". Tra gli interventi anche quello di Enrico Palazzo in rappresentanza delle associazioni di categoria e di Mario Consentino, ex presidente dell'Azienda speciale silvo pastorale.

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