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Piazza Armerina, in arrivo tre milioni per ristrutturare l’ex convento

PIAZZA ARMERINA. In arrivo i soldi per ristrutturare l'ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro. A rivelarlo il vice presidente dell'assemblea regionale siciliana Antonio Venturino, componente della commissione Cultura all'Ars, dopo un colloquio con il neo assessore regionale ai Beni culturali Furnari: «Ho avuto conferma dall'assessore che in queste ore il comune di Piazza riceverà il decreto di finanziamento di oltre 3 milioni di euro per il recupero e rifacimento della chiesa», spiega. Il progetto esecutivo già inviato dal Comune agli uffici regionali prevede lavori per 3 milioni e 462 mila euro. «Qualora il decreto regionale giunga già in queste ore al Comune e l'iter burocratico vada a buon fine in maniera regolare l'Urega di Enna farà partire la gara d'appalto per l'avvio dei lavori previsto per settembre». «Ho notizia - aggiunge Venturino - che i lavori avranno la durata di un anno, quella della chiesa di San Pietro è una delle tante problematiche che seguo con particolare interesse, sicuro come sono, dell'importanza del rilancio dei beni culturali in Sicilia, che, come ho avuto modo di sottolineare più volte, rappresentano l'industria non delocalizzabile di una terra che attraverso una giusta politica, potrebbe già da subito avviare quel processo di risanamento socio economico di cui ahimè si parla soltanto». L'ex convento da tempo si presenta puntellato per ragioni di sicurezza al suo interno. Il progetto messo a punto dai tecnici comunali prevede il consolidamento delle strutture portanti, il rifacimento delle coperture e il ripristino delle volte, il restauro e trattamento protettivo dei paramenti murari a vista, la collocazione di infissi, servizi igienici, percorsi dedicati ai portatori di handicap, un ascensore interno e la cura del verde del chiostro interno all'ex convento. Anche pavimentazioni, tinteggiature e intonaci saranno completamenti rifatti durante l'intervento di recupero. Il convento fu edificato nel XVI secolo insieme alla chiesa omonima, diventando uno dei più importanti della città. Dopo le leggi di liquidazione dell'asse ecclesiastico nel 1866 venne destinato a caserma dei carabinieri e diventò di proprietà comunale, con l'eccezione di parte dell'ala est destinata al supporto alle attività religiose che si tenevano nella chiesa. I carabinieri vi rimasero fino all'inaugurazione della nuova caserma negli anni ottanta. Successivamente il convento fu abbandonato e oggetto di un cantiere di restauro rimasto incompleto. A partire dagli anni novanta la parrocchia di San Pietro ha provveduto a rifare i tetti dell'ala est e a recuperare i locali. Ro.Pa.

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