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Piazza, blitz a «Muliano»: sequestrata vasca per molitura olive

PIAZZA ARMERINA. Aveva inondato con il suo odore nauseabondo tutta la vallata, costringendo molti residenti a chiudere persiane e infissi nelle ore più calde della giornata per sottrarsi a quella puzza insopportabile. Sequestrata in contrada Muliano dagli uomini del Corpo Forestale una vasca di 200 metri quadri contenente acqua di vegetazione proveniente dalla molitura delle olive. Gli investigatori sono entrati in azione subito dopo la presentazione al distaccamento di una denuncia da parte di numerose famiglie residenti nella zona, anche se l’indagine da parte del distaccamento pare fosse già in corso. I cittadini della contrada erano ormai esasperati e sopportavano a stento i cattivi odori provenienti dal contenitore, tanto da decidere di inviare un esposto all’autorità giudiziaria per porre fine al disagio, rivolgendosi agli investigatori di via Muscarà e mettendo tutto nero su bianco. Gli agenti hanno ascoltato diverse persone informate sui fatti, si sono portati sul posto, nelle campagne ad alcuni chilometri dal centro urbano, hanno effettuato una verifica congiunta con i funzionari dell’Arpa, l’agenzia regionale per la Protezione dell’ambiente, e hanno proceduto a mettere i sigilli alla grande vasca, contestando al proprietario la violazione delle norme in materia. Proprio i tecnici dell’Arpa hanno prodotto una relazione sulla vicenda allegata al fascicolo d’indagine, carte nelle quali dovrebbe essere sottoposto a lente di ingrandimento l’eventuale impatto ambientale delle acque. Altri accertamenti sarebbero in corso. Sequestro che è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Enna, sul cui tavolo è finita anche una dettagliata relazione fotografica dei luoghi. Quello attuale non è certo periodo di olive, quindi secondo gli inquirenti piazzesi si tratterebbe di acqua di vegetazione risalente dalla molitura delle olive dello scorso autunno, rimaste nella vasca per oltre sette mesi. La vasca finita nel mirino della Procura di Enna, in seguito ad alcune verifiche effettuate dagli investigatori, apparterebbe ad un imprenditore titolare di un oleificio della città dei mosaici, adesso denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria. L’imprenditore proprietario della struttura, nei confronti del quale scatteranno anche delle sanzioni amministrative, dovrà adesso effettuare la bonifica del contenitore nei tempi e modi previsti dalla legge, facendo in modo che al più presto possa finire l’emissione dei cattivi odori all’origine della denuncia collettiva.

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