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Nicosia, sfrattati dalle pulci al centro storico: l'ultimatum del Comune

Ordinanza impone ai proprietari di fare la bonifica su arredi e interni e perfino nei cortili

NICOSIA. Al degrado e all'abbandono delle case del centro della città si accompagnano oltre che problemi legati alla sicurezza anche problematiche legate alla salute pubblica. È il caso verificatosi in via Sant'Antonio Abate dove da un gruppo di case abbandonate si sono fatte strada le insidiose e pericolose pulci che hanno letteralmente invaso due abitazioni, rimaste inabitabili per una decina di giorni.I residenti dei due appartamenti hanno provveduto, a partire da una settimana fa e a proprie spese, alla disinfestazione che hanno affidato ad una ditta specializzata e che hanno dovuto ripetere per tre volte. Dopo una settimana è arrivata un'ordinanza sindacale, che porta la data di venerdì 3 luglio, con la quale si impone ai proprietari delle case abbandonate di avviare un'azione di bonifica. «Considerata la necessità di tutelare l'ambiente e l'igiene pubblica - si legge nell'ordinanza - e preservare la salute dei cittadini» i proprietari sono obbligati «all'immediata (entro 7 giorni) disinfestazione dei locali di loro proprietà», ma anche allo «sgombero e l'appropriata distruzione dei suppellettili, materassi e quant'altro infestato dalle pulci». L'ordinanza obbliga inoltre i proprietari a pulire «eventuali cortili interni da sterpaglie, da escrementi dei colombi la cui presenza è numerosa nella zona ed evitare il ristagno di acque meteoriche» e a collocare «vetri nelle aperture al fine di evitare che i colombi nidifichino all'interno dei locali disabitati ed i loro escrementi contribuiscano al prolificare delle pulci». Se entro 7 giorni i proprietari non interverranno lo farà il Comune «ai sensi delle leggi vigenti e in danno ai proprietari».

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