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Parco eolico di Giunchetto a Nicosia, Asp: salute a rischio

NICOSIA. I rumori provocati dagli aerogeneratori del parco eolico di Giunchetto sarebbero dannosi per la salute. Ad affermarlo è l'Ufficio sanitario dell'Asp di Enna che ha scritto ai sindaci dei Comuni che nei loro territori ospitano il parco, chiedendo quali misure siano state prese a tutela della salute pubblica.
La fattoria del vento da 35 aerogeneratori che si snoda con le sue torri nei territori di Leonforte, Nicosia e Nissoria, fin dalla sua nascita è stata osteggiata dai residenti dell'area in cui sorge, in particolare contadini e allevatori.
Tante le proteste e tante le denuncie che avevano portato all'apertura di una inchiesta, a novembre del 2010, da parte dell'allora Procura di Nicosia. La fattoria del vento era stata sequestrata a maggio del 2013 e poi quasi interamente dissequestrata ad aprile scorso.
A maggio del 2013 il procuratore Fabio Scavone aveva chiesto, e ottenuto, il sequestro dell'intero parco per una serie di reati ambientali legati alla sistemazione idraulica, a difformità legate alla realizzazione dell'impianto, al mancato rispetto delle distanze, alla mancanza, per una stradella di collegamento tra due torri, di concessione edilizia. Quella indagine è stata chiusa a gennaio scorso e ad ottobre prossimo si aprirà il processo.
Le indagini della Procura si sono avvalse di una consulenza tecnica e dell'attività di verifica dell'Arpa di Enna che ha attestato come il rumore superasse i decibel consentiti.
A fare sollevare i residenti nell'area contro l'impianto era stato proprio l'inquinamento acustico provocato dalle pale eoliche.
Furono otto persone, che nei pressi del parco hanno le loro aziende agricole, che circa tre anni fa denunciarono l'eccesivo rumore all'Arpa di Enna. Queste denunce assieme ad altre, contro la modifica dello stato dei luoghi, fecero scattare l'inchiesta.
Adesso il dipartimento di Prevenzione dell'unità operativa centrale igiene ambientale di vita e sanità pubblica sollecita i sindaci a prendere iniziative a tutela della salute pubblica perché, sulla base delle rilevazioni dell'Arpa di Enna, il rumore può creare danni psicofisici.
Il progetto del parco eolico fu avviato nel 2001 e nel 2010 l'Aerochetto Srl cedette il 51% a "Maestrale Green Energy", filiale italiana di Theolia, e il 39% venne acquisito dalla svizzera Repower. Gli otto residenti nella zona iniziarono a denunciare a giugno del 2011, dopo 9 mesi dall'entrata in funzione dell'impianto e dopo che la loro qualità della vita era stata fortemente turbata.

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