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Comune di Piazza Armerina, la trasparenza...
non è a portata di click

PIAZZA ARMERINA. Dove si trovano le delibere del 2013 e del primo semestre 2014 di giunta e consiglio comunale? Dove è possibile leggerle? I redditi e patrimoni degli amministratori che dovevano essere letti da casa con un click? E le convocazioni delle commissioni consiliari, così come i verbali delle sedute delle stesse commissioni e della conferenza dei capigruppo?
Sono le domande che si fanno i cittadini che consultano il sito internet online del Comune armerino. Ad essere consultabile da tempo è solo l'albo pretorio che si appoggia al sito di gazzettaamministrativa.it nel quale si possono trovare, però, soltanto alcune delle delibere più recenti. Tutte le delibere prima del 22 luglio, ad esempio, non sono più consultabili. In base all'articolo 32 della legge numero 69 del 18 giugno 2009, con riferimento all'eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea, a far data dal gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione degli atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale dovevano essere assolti dagli enti locali con la loro pubblicazione online nei propri siti informatici. Il problema principale rimane quello relativo all'archivio. Le delibere di giunta vengono pubblicate per alcuni giorni, poi non sono più visibili.
Stessa cosa per le delibere del consiglio, le quali, tra l'altro, stentano a trovarsi pubblicate online, se non dopo tanto tempo. Stessa cosa per determine di dirigenti e sindaco e per le ordinanze ordinanze. Spesso gli allegati non vengono pubblicati. Andrebbero solo stralciati alcuni nomi di persone o ditte per ragioni di privacy, introducendo gli omissis, ma è l'intero provvedimento che in alcuni casi non viene pubblicato. Nella sezione Trasparenza non si trovano aggiornate da un paio di anni le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Nella primavera del 2013 un nuovo regolamento approvato all'unanimità in aula aveva previsto che redditi e patrimoni di sindaco, assessori e consiglieri comunali, fossero consultabili da casa, con un click sulla tastiera del computer. La ricchezza personale di chi amministra doveva essere consultabile sulla sezione «Operazione trasparenza». Ma di quei dati, da depositare entro 30 giorni dall'elezione, così come da regolamento, non c'è nemmeno l'ombra.

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