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Casse in rosso «fisso», allarme del sindaco di Nicosia: vicinissimi al baratro

Il rischio di dissesto finanziario per il mancato varo della Tari.

NICOSIA. È uno scenario apocalittico delle casse comunali quello rappresentato dal sindaco Sergio Malfitano nel corso di una conferenza stampa tenutasi mercoledì sera. Il rischio è il dissesto finanziario e a determinarlo sarebbe stata la mancata approvazione delle tariffe Tari da parte del consiglio comunale, sciolto, ancora una volta, per mancanza del numero legale.
Da gennaio ad oggi il Comune ha trasferito all’Ato Enna Euno un milione di euro circa. Ha anticipato una media di 140 mila euro mensili coprendo, fino a giugno, tutti i costi e poi ha pagato parzialmente, sempre con anticipazioni di cassa, il servizio espletato nei mesi di luglio e agosto. Costi che il Comune non recupererà perché non essendo state approvate le tariffe non arriveranno soldi dai contribuenti e per quei contribuenti, che sulla base del ruolo provvisorio, hanno già pagato si dovrà prevedere il rimborso.

Ad autorizzare l’anticipata riscossione della Tari, anche in assenza dell’approvazione delle tariffe, era stato il consiglio comunale, con la delibera 51. Così nelle casse comunali sono entrati 462.685 euro che ora dovranno essere rimborsati.
La mancata approvazione delle tariffe per il servizio di nettezza urbana, quindi, avrebbe creato un danno irreparabile. «Per legge – spiega il sindaco Malfitano - il servizio di raccolta dei rifiuti deve essere interamente coperto dalla nuova tassa. Infatti non è possibile stornare le cifre da altri capitoli di bilancio. Ed attualmente non abbiamo più fondo per fare le anticipazioni necessarie a garantire l’espletamento del servizio”.

Come i nicosiani sanno bene da anni, ma in particolare negli ultimi mesi, la raccolta dei rifiuti non è stata efficiente, ma tra qualche giorno si potrebbe rischiare l’interruzione del servizio. Il primo ottobre l’assessore Nino Farinella, con una nota a sua firma, ha comunicato all’Ato che poiché “il consiglio comunale non ha provveduto all’approvazione del Piano tecnico economico e delle tariffe relative all’anno 2014, si rappresenta che dal primo ottobre, allo stato, questo Comune non è nelle condizioni di effettuare l’anticipazione delle somme per il cantiere di Nicosia».

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