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Camera di commercio di Enna a rischio fusione con Palermo

Da oltre 2 anni è sotto regime commissariale con un rappresentante inviato dalla Regione. Ma le associazioni lamentano: scarse le sue presenze

ENNA. Accorpamento con Palermo. Pare che si questa la proposta secondo indiscrezioni sempre più insistenti, da parte di Unioncamere Sicilia, il cervellotico futuro deciso per la Camera di commercio di Enna che da 3 anni si trova inspiegabilmente commissariata e con la sua attività istituzionale di fatto bloccata. Se è vero che le direttive di Uniocamere nazionale è quella di una riorganizzazione radicale su tutto il territorio nazionale e quindi di accorpamento di varie Camere di commercio di territori che abbiano affinità storiche, sul piano imprenditoriale, non si capisce allora quali siano le "affinità" e contiguità tra quella ennese e quella di Palermo.

Quindi una situazione di totale incertezza che lascia sempre più nello sconforto e preoccupazione sia i dipendenti dell'ente che degli stessi rappresentanti di associazioni datoriali, sindacali e dei consumatori del territorio. La Camera di commercio ad oggi da oltre 2 anni è sotto regime commissariale con un rappresentante, un dirigente regionale Emanuele Nicolosi, inviato dalla Regione. Ma le associazioni lamentano il fatto che nel 2014 le sue presenze a Enna si possono contare sulle dita di una mano. Ad oggi l'ente non ha approvato il bilancio di previsione 2015, non ha predisposto nessuna relazione programmatica sulle attività istituzionali da svolgere nel 2015, da redigere entro lo scorso ottobre non ha addirittura erogato nel 2014 il contributo circa 100 mila euro che ormai da diversi anni, forniva ai Consorzi Fidi e che serviva a questi da garanzia per l'accesso al credito delle imprese.

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