ENNA. Si apre domani a Caltanissetta il processo d'appello per l'omicidio di Vanessa Scialfa, la giovane ventenne assassinata il 24 aprile del 2012. Per l'omicidio il convivente, Francesco Lo Presti, oggi 37 anni, è stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere. La difesa, rappresentata per Lo Presti, dall'avvocato Antonio Impellizeri, ha già fatto istanza di perizia collegiale per appurare se l'omicida era in grado di intendere e volere nel momento in cui ha compiuto il delitto. La sentenza di primo grado, con la condanna, sembra avere escluso il movente della gelosia. Vanessa, infatti, secondo una prima ricostruzione sarebbe stata uccisa al culmine di una lite. L'omicida l'ha prima strangolata con i cavi del dvd e poi finita soffocandola con un fazzoletto intriso di candeggina.
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