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Tribunale di Enna, via altri 2 magistrati: organico all’osso

ENNA. In tribunale riprende l'emorragia di magistrati, un problema storico del Palazzo di Giustizia di Enna. Lasciano Enna un giudice e un pubblico ministero, trasferiti altrove e che non figurano già neanche nell'organico, pubblicato online dal sito internet del Consiglio superiore della magistratura.
Si trasferisce da Enna il giudice Stefano Zammuto, originario di Caltanissetta, che torna nella sua Agrigento tredici mesi dopo essersi trasferito dalla Città dei Templi a Nicosia. Era stato lo stesso giudice a chiedere di spostarsi a Nicosia, dove ha operato per diversi mesi, prima che il Tribunale intero fosse soppresso, con il trasferimento dei giudici a Enna.
Ora torna ad Agrigento, dove si occuperà dell'ufficio Gip-Gup del Tribunale. Dalla Procura, invece, va via dopo due anni e mezzo il sostituto Paola D'Ambrosio, originaria della Campania, che si trasferisce al Tribunale di Napoli Nord. Si era insediata qui, come sua prima nomina, nell'aprile del 2011. A Enna ha condotto numerose inchieste importanti, tra cui gravi reati contro il patrimonio, crimini sessuali e reati contro la persona. E così la Procura ennese adesso ha una "vacatio" di un magistrato, ma questa situazione non dovrebbe comportare eccessivi contraccolpi, considerato che rimangono in servizio 8 pubblici ministeri su nove, compreso il procuratore capo Calogero Ferrotti. I sostituti in organico, nel rigoroso ordine alfabetico in cui figurano sul sito del Csm, sono Marco Di Mauro, Anna Granata, Ferdinando Lo Cascio, Fiammetta Modica, Francesco Rio, Ugo Rossi e Fabio Scavone. Diventa invece ancor più grave la scopertura d'organico del Tribunale, dove sono coperti solo 8 posti - con i giudici Luisa Maria Bruno, Calogero Commandatore, Ottavio Grasso, Vittorio Giuseppe La Placa, Elisabetta Mazza, Marika Motta, Eugenio Alberto Stancanelli e Giuseppe Tigano - su 17, che sarebbe a rischio di paralisi se non fosse già ufficiale l'arrivo, a partire dai primi mesi del 2014, di almeno cinque nuovi uditori giudiziari.
Attualmente al Palazzaccio, stando ai dati pubblicati sul sito del Csm, inoltre ci sono, oltre al presidente Giuseppe Ferreri, un giudice del lavoro, Daniela Francesca Balsamo, sei "got" e nessun "goa", i giudici aggregati del tribunale. L'anno prossimo, con l'arrivo dei nuovi magistrati, potrebbe essere anche il momento delle creazioni delle cosiddette "sezioni", ma allo stato si tratta soltanto di un'ipotesi, che non trova nessuna conferma ufficiale.

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