NICOSIA. L'atteso incontro fra il sindaco Sergio Malfitano e il direttore dell'Agenzia delle Entrate regionale Antonino Gentile, per discutere del futuro dell'Agenzia di Nicosia che è inserita tra quelle da sopprimere, non ha portato i risultati sperati. Pare che sulla decisione, che arriva da Roma, di sopprimere l'Agenzia a Palermo non possano farci nulla. «Rimarrà un punto di assistenza fiscale e - spiega il sindaco Sergio Malfitano che ha partecipato all'incontro con il presidente del consiglio Maria Di Costa - sono riuscito ad ottenere che tutti e 12 i dipendenti rimangano a lavorare a Nicosia. Il dottore Gentile mi ha promesso anche che l'ufficio verrà potenziato con altri servizi fiscali al cittadino». La notizia è del primo pomeriggio di ieri e a diffonderla, sebbene con rammarico, è stato lo stesso sindaco di Nicosia.
Che l'Agenzia doveva essere soppressa e che sarebbe rimasto uno solo uno sportello lo si sapeva già e per questo il consiglio comunale aveva votato un ordine del giorno con il quale si invitava il sindaco a chiedere il mantenimento dell'Ufficio come Agenzia e rifiutare qualunque possibilità relativa al mantenimento di uno sportello. «Purtroppo la direzione regionale dell'Agenzia non può intervenire sulle scelte romane ecco perché - promette Malfitano - ci attiveremo per fare passaggi politici romani e proporre, attraverso parlamentari vicini e sensibili alla problematica, interrogazioni parlamentari».
La temuta comunicazione ufficiale che l'Agenzia delle Entrate a Nicosia avrebbe chiuso entro l'estate 2014 era arrivata il 19 novembre, dopo un paio di mesi di notizie ufficiose e chiacchiere da corridoio. La comunicazione era arrivata, attraverso un documento ufficiale inviato al sindaco Malfitano, da parte della Direzione regionale Sicilia che però subordina il mantenimento di uno sportello alla possibilità di ottenere dei locali comunali. Locali che il Comune è disposto a fornire.
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