ENNA. Una multa di 188 euro emessa da Vigili urbani diventa dopo cinque anni un debito per il Comune di Enna di 1750 euro. E non è la prima volta che succede. La denuncia arriva a Sala d'Euno dai consiglieri di opposizione che giovedì scorso non hanno sentito ragione di approvare i tredici debiti fuori bilancio che l'amministrazione comunale aveva portato in consiglio per il riconoscimento.
Hanno messo in campo solo un “aiutino” con alcuni consiglieri che si sono astenuti per dare modo ai colleghi del Pd, fra di loro c'era qualche assenza, di approvare le delibere. Gli altri hanno detto no. Le delibere comunque sono passate a maggioranza. Ma per tornare ai crediti che diventano debiti dito dell'opposizione puntato su impiegati e dirigenti. Ecco il meccanismo. I vigili urbani emmettono un verbale. Il multato fa ricorso al giudice di pace perchè ha notato un errore nella multa. Ha ragione e il verbale non ha più nessun valore; la multa non viene annullata ma continua per anni il suo percorso giudiziario con ricorsi e controricorsi. Si sommano spese a spese che mettono allegria solo ai legali incaricati; gli unici che ci guadagnano.
Per questi crediti che si tramutano in debiti solo due tipologie: verbali dei Vigili urbani e cartelle della Serit inviate in ritardo. Il segretario generale Serafina Buarnè ha comunicato che il comandante dei vigili urbani Aldo Gloria ha assicurato per il futuro più attenzione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia