ENNA. Niente riposo per la giunta comunale guidata dal sindaco Paolo Garofalo. Anche il 31 dicembre sindaco, assessori e dirigenti presenti negli uffici di piazza Coppola per mettere una «pezza» al problema dei precari con il contratto in scadenza al 31 dicembre. I contratti di 59 precari sono stati rinnovati per le prime due settimane di gennaio, fino a giorno 15. Per la stessa data è stato varato un anticipo per gli Asu in attesa di un'apposita legge regionale che dovrebbe essere approvata dall'Ars entro i primi 10 giorni di questo mese. Per la verità il varo di tale normativa lo si attendeva per fine dicembre ma così non è stato anche perché è stato necessario che il governo nazionale approvasse delle leggi cornice in materia. E così è stato nelle scorse settimane. Non solo ma la legge regionale deve trovare sostegno nel Bilancio e nella Finanziaria votata da Sala d'Ercole. Quindi tale disegno di legge, è stato incardinato all'Ars solo la scorsa settimana e dovrebbe essere approvato entro i primi dieci giorni di questo mese. Così il Comune ha dovuto anticipare i tempi con una delibera di prosecuzione dell'attività lavorativa di appena quindici giorni. La decisione di sindaco e giunta ha preso come base una delibera del 2011. «Voglio ricordare - dice il sindaco Garofalo - che il 9 dicembre del 2011 il Comune ha espresso la volontà di confermare per un ulteriore quinquennio i 59 contrattisti». Sono lavoratori a tempo determinato impegnati per 24 ore settimanali. Gli Asu invece non hanno contratto di lavoro e percepiscono solo un'indennità. La legge che l'Ars si appresta ad approvare dovrebbe garantire più serenità per tutte e due le categorie avendo quale obiettivo la loro stabilizzazione. Stessa situazione dei precari comunali vivono altri mille lavoratori a tempo determinato che operano alla Provincia, all'Asp, in enti regionali e in tutti i 20 Comuni dell'Ennese. All'Ars già le commissioni Bilancio e Lavoro hanno espresso parere favorevole alla proposta di proroga e al percorso di stabilizzazione. Non solo ma nell'ottobre scorso l'assessorato regionale della Famiglia con una propria circolare in merito ai contratti in scadenza il 31 dicembre e agli Asu precisava che "la relativa copertura finanziaria dovrà obbligatoriamente essere garantita dalla legge di bilancio". E quindi invitava gli enti alla "prosecuzione dei contratti in scadenza". Tutto però rimane in bilico tanto che nella delibera n. 500 del 31 dicembre la giunta del capoluogo scrive di "subordinare la prosecuzione per l'anno 2014 e comunque fino al 31 dicembre 2016 all'effettivo finanziamento della Regione e compatibilmente alle disposizioni normative in materia". E qualora malauguratamente si verificasse una bocciatura "del finanziamento" o venissero approvare "norme non compatibili, il contratto si risolverà di diritto". Come dire, licenziamento per i precari.
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