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Enna, generi alimentari: il prezzo fisso non fa ripartire la corsa all’acquisto

ENNA. I prezzi di alcuni generi alimentari rimangono bassi ma il motivo è dovuto al calo della domanda. Lo afferma il direttore provinciale della Cia Salvatore Maimone. Secondo i dati Istat sono infatti in segno negativo i listini prezzi della verdura del 4,4 percento e di quasi 1 punto della frutta fresca. Ma malgrado ciò la gente continua a non comprare tanto che è calata del 13 per cento l'acquisto di pesce, dell'8,7 di pasta e di quasi il 6 di olio. Ed ancora del 7,9 per cento quello di latte e yogurt e di quasi il 3 per cento l'ortofrutta. «Purtroppo la grave situazione economica costringe gli italiani a risparmiare anche nei prodotti alimentari - commenta Maimone - ormai gli italiani quando fanno la spesa comprano solo l'essenziale. Si compra meno nei supermercati e ipermercati mentre in aumento gli acquisti negli hard discount. Si comprano sempre meno i prodotti di marca». Così si moltiplicano le iniziative di associazioni ed enti volti a fare risparmiare i cittadini. Ed allora ai già sperimentati mercati del contadino organizzati sia dalla stessa Cia che dalla Coldiretti, (ogni sabato il primo alla villa Farina in contrada Pisciotto e il secondo nella struttura comunale di contrada Scifitello) ormai di fatto istituzionalizzati e con migliaia di clienti, in tutta la provincia di Enna sta montando anche l'esperienza dei Gas i Gruppi di acquisto solidali, promossi dal settore dell'agroindustria della Cgil. In pratica gruppi di persone che si mettono insieme per fare acquisti di stese cose in modo da fare abbassare il prezzo sulla quantità richiesta. E sono già un centinaio le persone che hanno aderito. La prossima settimana sarà avviata la fase operativa con l'aggregazione dei gruppi in base alla loro residenza sul territorio provinciale.

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