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Enna, l’Ato manda una bolletta da 10 milioni al Comune

ENNA. Il Comune ha ricevuto dall'Ato rifiuti una maxibolletta di ben 10 milioni e 260 mila euro a saldo degli anni che vanno dal 2006 al 2008. Per un debito al di sotto di un decimo dall'odierna pretesa dell'Ato rifiuti il Comune rischia il dissesto; per l'intera cifra non c'è gioco, il cappio al collo è messo. Ma l'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi l'ultima parola non è stata detta: «Come amministrazione abbiamo chiesto e ottenuto l'annullamento di atti ritenuti illegittimi in capo ai cittadini. Faremo così anche per la maxibolletta: chiederemo l'annullamento delle fatture perché ritenute illegittime». E spiega i motivi di una posizione tanto drastica: «Il Comune non può sobbarcarsi dell'onere della mancata riscossione delle tariffe non essendo stato messo nelle condizioni di operare nei tempi e nei modi adeguati. La comunità non può pagare il peso di tanta confusione». In buona sostanza il Comune doveva elaborare le tariffe a seguito di un piano economico finanziario elaborato dall'Ato rifiuti. «Peraltro l'Ato negli anni ha emesso bollette illeggittime così come emerso da numerose sentenze passate in giudicato». È chiaro che il servizio viene reso e che i costi vanno coperti: «In quest'ottica abbiamo voluto affermare il principio della legittimità per evitare inutili contenziosi». Di Gangi porta a merito dell'amministrazione "la ricerca di un rapporto più chiaro per mettere in campo un Piano approvato dal consiglio comunale". Ma ecco i risultati di maggioranza e opposizione. Insieme "le bollette sono state abbassate del 30 per cento". E cosa ancora più importante è stato «evitato di applicare la Tares che avrebbe stravolto il sistema di calcolo precedente, penalizzando, oltremodo le attività produttive». Secondo le prime stime elaborate dal Comune per attività quali fruttivendoli e pescherie la tassa sui rifiuti sarebbe aumentata anche del 600 per cento. Di Gangi a questo punto si toglie il classico sassolino dalla scarpa: "Un risultato è stato ottenuto a prescindere dall'attegiamento di parte dell'opposizione e in particolare del consigliere Contino. Hanno votato sempre e comunque contro le proposte dell'amministrazione anche quando fossero buone". Per l'assessore il risultato è stato condiviso dalla cittadinanza considerato che "abbiamo recuperato un rapporto di fiducia evidenziato dalla ritrovata capacità di riscossione". Siamo passati dal 50 per cento del 2006, al 40 per cento del 2007 e al 20 per cento nel 2008". Un trend sempre in discesa. "Poi per il 2013 abbiamo riscosso oltre il 65 per cento di quanto bollettato e con gli avvisi di accertamento successivi potremmo toccare quota 80 per cento».

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