PIETRAPERZIA. Fatti di cronaca nera «in serie» in paese. In meno di una settimana, sono andati in fiamme due automobili, il portone di una casa e danneggiati una terza macchina e il portone di ingresso di un negozio. A coronamento di tali episodi, due bidoni dell'immondizia sono stati completamente distrutti da incendi di presunta origine dolosa. I fatti si sono verificati in diversi giorni ma si è avuta notizia solo ora. Il primo episodio nei giorni scorsi. Ad essere stata presa di mira una Ford "Fiesta" di un commerciante. L'uomo aveva lasciato, di notte, la sua automobile davanti casa sua, una traversa di viale Unità d'Italia, ex viale dei Pini. L'indomani mattina ha trovato la sua automobile con una sgradita "sorpresa". La notte precedente qualcuno si era "divertito" a tagliare le quattro gomme della macchina e a rigare con un oggetto appuntito la fiancata della stessa macchina. I danni ammontato a circa mille euro. Nella stessa notte la saracinesca di ingresso di un negozio della ,parte bassa del paese era stata bloccata con attack. Sembra che i proprietari della macchina e del negozio non abbiano ricevuto minacce o richieste "particolari". Un terzo episodio si è verificato sul fronte opposto a circa due chilometri dai primi due fatti. In via Principessa Deliella è andata a fuoco una Fiat "Bravo" prima serie del cinquantenne B. C. L'uomo, la sera prima, aveva parcheggiato la sua automobile davanti all'istituto delle suore Ancelle Riparatrici. Durante la notte si sono sviluppate le prime lingue di fuoco. Le fiamme in breve tempo hanno avvolto e distrutto completamente la macchina. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione cittadina di viale Don Bosco e i vigili del fuoco di Enna che hanno spento l'incendio. Per fortuna, la sera dell'incendio, nelle vicinanze non c'era parcheggiata nessun'altra macchina. Le fiamme hanno annerito la facciata dell'istituto di suore. Un incendio di presunta origine dolosa, sviluppatosi nella stessa nottata, ha invece danneggiato notevolmente il portone di casa di una maestra di scuola materna, la cinquantacinquenne T. P., al quartiere Giardinello. I danni al portone ammontano ad un migliaio di euro. A fine febbraio un incendio, anche questo di presunta origine dolosa, aveva distrutto la macchina di suo figlio, una vecchia Opel Corsa tre porte. L'automobile era parcheggiata davanti alla porta di casa e nel centro storico e sul fronte opposto del quartiere Giardinello. Sotto la macchina era stata trovata una bottiglia con tracce di liquido infiammabile. Sia la madre che il figlio sono persone per bene che non hanno mai avuto problemi con la giustizia. Due giorni fa, nella notte tra venerdì e sabato passati, le fiamme hanno invece distrutto la Fiat "Punto" azzurra del cinquantatreenne A. M. L'auto era parcheggiata davanti casa sua al quartiere Costa. In via Santa Lucia, quartiere Terruccia, a circa 300 metri dalla Punto", nella stessa notte, le fiamme hanno divorato completamente due bidoni dell'immondizia distanti, uno dall'altro, un centinaio di metri. Ai piedi dei due contenitori sono rimaste tracce della plastica liquefatta e di immondizia. Il primo bidone si trova ai piedi del terrazzamento sistemato nei mesi passati con piante e fiori dagli abitanti del quartiere. Tutti i coinvolti, loro malgrado, nei fatti di cronaca dei giorni passati, sono persone integerrime. Su tutti questi episodi stanno indagando a 360 gradi i carabinieri di viale don Bosco nonostante il numero esiguo di uomini. Bocche cucite dai militari dell'Arma.
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